Salario minimo: una panoramica europea

L’inflazione galoppante riapre il dibattito mai sopito sull’introduzione del salario minimo anche in Italia, mentre sembra aprirsi uno scontro tra governo e Confindustria sull’argomento “aumenti degli stipendi”. Ecco come funziona il salario minimo e dov’è in vigore.

Il salario minimo è un salario che presuppone l’esistenza di soglia minima, stabilita da ciascuno stato, sotto la quale nessun datore di lavoro può scendere quando paga i suoi dipendenti.

Una soglia del genere esiste anche nei contratti collettivi, ma comunque una larghissima fetta di lavoratori non viene coperta da questo ventaglio contrattuale. In questa situazione, si inserirebbe il salario minimo che andrebbe a colmare questo vuoto.

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Mentre in Italia ancora si discute di questa eventualità, in altri 21 paesi (su 27) dell’Unione Europea quella del salario minimo è una realtà già ben consolidata, che permette ai cittadini dei vari paesi di godere di stipendi nettamente superiori rispetto a quelli italiani.

I paesi con e senza stipendio minimo

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Oltre all’Italia, a rinnegare la presenza dello stipendio minimo sono Danimarca, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia. Anche se c’è da dire che in Danimarca, Finlandia e Svezia gli stipendi sono comunque molto alti, per cui la presenza di un salario minimo sarebbe solo un di più.
In alcuni paesi la soglia è calcolata a livello orario. Per esempio, in Germania è di 9,82 euro ma è già destinata ad aumentare a 12 € entro la fine dell’anno. In molti stati membri, la soglia minima è calcolata a livello mensile. Le buste paga “minime” più generose si possono trovare rispettivamente in: Francia (1.603 euro), Germania (1.621 euro), Belgio (1.658 euro), Paesi Bassi (1.725 euro), Irlanda (1.775 euro) e Lussemburgo (2.257 euro).

Salario minimo: effetti positivi e negativi

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Generalmente, il salario minimo è guardato con occhi positivi. Attraverso questa misura i lavoratori hanno garantita una certa soglia di stipendio. Coloro che prendevano uno stipendio più basso della soglia prefissata vedono la busta paga gonfiarsi. Inoltre, fatto tutt’altro che trascurabile, si ritiene che lo stipendio minimo abbia un’influenza positiva sull’aumento delle retribuzioni in generale, con una specie di contraccolpo meccanico.
D’altro canto, però, si può anche dire che la presenza di un salario minimo può aumentare la soglie di lavoratori che percepiscono la retribuzione più basilare prevista dalla legge.

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