Con la proroga del SuperBonus arrivano anche delle modifiche, tra declassamenti, aperture e proroghe. Insomma, questo incentivo non riesce proprio a rimanere uguale per troppo tempo di fila. Le novità riguardano principalmente alcune misure trasversali, ma che è necessario conoscere.
Probabilmente non è mai esistito un incentivo statale così mutevole e complicato come il Super Bonus del 110% per l’edilizia. Non solo è difficile rientrare all’interno dei suoi requisiti, ma è anche complicato stare dietro a tutte le modifiche che ha e sta subendo.
Per questo motivo, alcuni sono piuttosto reticenti nel cercare di utilizzarlo: è vero che il vantaggio economico sarebbe indubbio, ma basta una virgola sbagliata per vedersi sottratto il diritto al rimborso e dover pagare di tasca propria. E quando si parla di ristrutturazione edilizia si tratta di decine, se non centinaia di migliaia di euro.
Tuttavia, per alcuni il Super Bonus potrebbe essere l’unica opportunità per poter svolgere dei lavori di rifacimento al proprio immobile o palazzo. Per questo motivo è necessario districarsi in questo labirinto di regole sempre mutevoli.
Meno vincoli per il fotovoltaico e le demolizioni
Il Decreto Legge modifica lo stato di un intervento riguardante l’installazione di un impianto fotovoltaico. Infatti questo tipo di operazione viene declassata a semplice manutenzione ordinaria.
Tuttavia, non ci sono solo brutte notizie per chi voleva installarsi un impianto e cercare di diventare energicamente autosufficiente. Ci sono delle aperture per quanto riguarda l’installazione nei centri storici, dove era praticamente impossibile mettere dei pannelli, per via di una questione estetica.
Allo stesso modo ci sono delle modifiche per quanto concerne la definizione di ristrutturazione, demolizione e riedificazione, in particolare per quanto riguarda gli edifici con dei vincoli. I palazzi con dei vincoli, in passato, dovevano essere ricostruiti in maniera identica, ma ora questo obbligo decade e non bisogna più attenersi alla forma originaria del palazzo.
Cambiano le regole per la cessione del credito
Al centro delle modifiche c’è anche uno dei grandi protagonisti di questo bonus: la cessione del credito. Questo strumento finanziario è stato fondamentale per convincere i più indecisi ad approvare dei lavori di rifacimento, visto che in questo modo è possibile cedere la maggior parte, se non tutta la spesa finanziaria al general contractor.
Tuttavia, ora si pone un vincolo prima inesistente: d’ora in poi la pratica potrà essere avviata solo con la banca con cui si ha un conto, per cui si crea un impegno piuttosto considerevole, visto che non si potrà più scegliere liberamente.
Inoltre, coloro che intendono usufruire della cessione del credito per mezzo della P.IVA avranno come tempo limite il 14 ottobre e non oltre.