Ecco cosa cambia con la riforma del catasto

La nuova riforma del catasto avrà effetti diretti sia sull’Imu sia nella dichiarazione Isee. Sono già iniziate le simulazioni dei sindacati, che prospettano aumenti anche dell’80% in determinate regioni o città d’Italia. Si apre un nuovo scontro politico tra governo e partiti.

E’ guerra aperta sul tema “riforma del catasto”: la Lega assume una posizione di netto contrasto chiedendo lo stralcio dell’articolo 6 dalla delega fiscale, mentre Forza Italia prende una posizione più moderata, provando a fare da mediatore.

Il governo, però, si tira indietro e pone l‘aut aut: o la riforma o si aprirà una nuova crisi politica. Il premier Mario Draghi ha specificato, per cercare di calmare le acque, che i nuovi parametri gli immobili non avranno come conseguenza un aumento delle tasse per i proprietari. Ma i calcoli di Confedilizia sembrano smentire questa tesi: si prospettano degli aumenti nel calcolo dell’Imu a partire dal 2026.

Cosa cambia con la riforma del catasto – tuttogratis.it

Anzi, secondo il presidente dell’associazione, Giorgio Spaziani Testa, il vero obiettivo della riforma sarebbe proprio quello di far salire le tasse sugli immobili. E’ vero che non si tratterebbe comunque di un aumento dall’oggi al domani, ma la sostanza cambia poco e 4 anni non sono poi così tanti. Lo stesso ex premier Matteo Renzi, nel 2016, si era ritrovato a dover bloccare una riforma simile, quando si era reso conto degli aumenti che ci sarebbero stati.

Come aumenteranno le tasse

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Il sindacato Uil servizio lavoro ha fatto delle simulazioni, basandosi sui valori Omi (Osservatorio mercato immobiliare), dalle quali è emerso l’impatto che la riforma del catasto potrebbe avere: non aumenteranno solo le tasse che gravano sugli immobili, come Imu, imposte ipocatastali, imposta di registro e così via, ma anche la dichiarazione Isee: l’indicatore della situazione reddituale su cui si basano moltissime agevolazioni e sconti di cui le famiglie possono usufruire.
Secondo le stime, le rendite catastali saliranno del 128% ed oltre; in termini prettamente “monetari”, si stima un incremento dell’imposta municipale unica di 1.150 euro, passando dagli attuali 896 a 2.046 euro. Nell’attestazione Isee, invece, una prima casaavrà il valore 75mila euro, con un incremento percentuale che sfiora così il +319%.

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