La riforma del fisco, approvata sei mesi fa, si sta trasformando in una vera e propria questione politica e ritorna in una posizione di stallo . I nuovi punti di tassazioni riguardanti le rendite finanziarie hanno fatto storcere parecchio il naso, soprattutto ai partiti di centro-destra.
Negli ultimi dibattiti parlamentari – ed in particolare nell’ultima seduta in commissione Finanze della Camera, che è quasi finita in rissa – i rappresentanti della Lega hanno preso le distanze dalla riforma fiscale. Nei fatti, l’esame del disegno di legge è tutt’ora bloccato.
La decisione del Carroccio non poteva non destare scompiglio nella fragile maggioranza, soprattutto se si considera l’avvicinarsi delle elezioni amministrative.
Per il Movimento 5 Stelle la mossa sarebbe chiara: si tratta di una chiara manovra per destabilizzare la maggioranza ed il governo Draghi, nonché far saltare la delega fiscale.
Affitti e Bot nel mirino
A causare lo “scisma” ci sono de motivi. Il primo riguarda le cedolari su affitti e titoli di Stato e la volontà del governo di adottare un sistema duale, basato su due aliquote: si tratta di un addio per tutti coloro che percepiscono delle rendite finanziare o da affitto e che hanno un’imposizione fiscale del 10% (per gli affitti) e del 26% (per le rendite finanziarie).
La seconda causa della contesta nasce dalla richiesta di Forza Italia e Lega i rendere vincolanti i pareri che le commissioni emetteranno per quanto riguarda i decreti attuativi. Questo per evitare che possano essere inseriti nel testo delle soluzioni che portino ad un aumento delle tasse.
Il sistema duale
Il “ferma tutti” della Lega è motivato anche da un passaggio – inserito anche all’interno dell’articolo 2 del testo – secondo il quale il raggiungimento del sistema duale avverrà anche per mezzo di un “applicazione, a regime, della medesima aliquota proporzionale di tassazione e, in via transitoria, di due aliquote di tassazione proporzionale, ai redditi derivanti dall’impiego del capitale, anche nel mercato immobiliare”.
Secondo il Carroccio, un sistema duale applicato in Italia avrebbe come conseguenza la cancellazione di tutti i regimi con aliquote flat e proporzionali per milioni di contribuenti, che sono alla base dei vari sistemi imponibili del sistema fiscale italiano.
Aumento delle tasse?
Per quanto riguarda il secondo punto, quello dell’aumento delle tasse, tanto paventato dal centro-destra, bisogna comunque ricordare che nel testo esiste una clausola che non consente a questo tipo di decreto di intervenire per aumentare le tasse.
Tuttavia, questa rassicurazione non basta e lo scontro politico è ormai aperto. Insomma, per il governo Draghi un altro bivio che questa volta si giocherà sulla materia fiscale.