Il 29 marzo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un bando di concorso per 233 assistenti tecnici per il Ministero della Giustizia. Come si fa a partecipare e quali sono i requisiti.
Con l’inizio della primavera sembra essersi aperta la stagione dei bandi di concorso. In un ristretto periodo di tempo si è svolto il concorso per gli insegnanti e sono stati indetti molti altri concorsi per la Polizia, per la Guardia di Finanza e molti altri ruoli.
Pochi giorni fa ne è stato annunciato un altro, che si presenta in maniera particolarmente concorrenziale per le caratteristiche di accesso. Per partecipare è sufficiente avere un diploma.
I 233 posti sono ripartiti nel seguente modo:
– 50 come assistente tecnico edile;
– 50 come assistente tecnico elettrotecnico;
– 49 come assistente tecnico-meccanico;
– 48 come assistente tecnico-elettronico;
– 6 come assistente tecnico agrario.
L’assunzione, come nella maggior parte dei concorsi pubblici, è a tempo indeterminato e prevede un inserimento nella fascia retributiva F2. Il personale assunto mediante questo concorso sarà inserito nel dipartimento di amministrazione penitenziaria.
Per poter iscriversi a questo concorso basta il diploma, ma date le figure professionali ricercate sono richiesti dei titoli di studio specifici:
– l’assistente tecnico-edile deve avere il diploma da geometra, che ora si chiama “Costruzioni, ambiente e territorio”;
– l’assistente tecnico-agrario deve essere in possesso del diploma da perito agrario, che adesso si chiama “Agraria, agroalimentare e agroindustria”.
– l’assistente tecnico-elettronico, quello elettrotecnico e quello tecnico-meccanico devono, allo stesso modo, avere il titolo di studio corrispondente.
Non ci sono limiti di età per partecipare, ma è richiesta l’idoneità fisica per lo svolgimento delle mansioni richieste. Ovviamente, come in tutti i concorsi, c’è anche tutta una serie di requisiti morali da rispettare: non aver commesso reati, non essere stati licenziati dopo un provvedimento disciplinare, non essere stati destituiti da un pubblico impiego per rendimento insufficiente e godere dei diritti civili e politici.
Come nella maggior parte dei concorsi pubblici, le prove per partecipare sono 3.
C’è la prova pre-selettiva, che ha il compito di sfoltire il numero di partecipanti. Si tratta di un test con domande a risposta multipla di logica.
Seguono poi le prove scritte ed orali che verteranno:
– normative tecniche per i superamento delle barriere architettoniche;
– prevenzione degli incendi;
– normativa sulla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro;
– regolamento riguardo le installazioni;
– impianti interni degli edifici;
– codice dei contratti pubblici;
– ordinamento penitenziario (solo all’orale);
– diritto costituzionale ed amministrativo riferito allo specifico impiego (solo all’orale).
Le domande potranno essere inviate solo in modalità telematica, con le credenziali Spid, entro e non oltre il 30 aprile.
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