Con i cambiamenti che si sono verificati nel mondo del lavoro la professione di copywriter è diventata ricercatissima dalle azienda. Ecco in cosa consiste.
Nel nuovo millennio sono salite alla ribalta nuove professioni, addirittura alcune che fino a pochi anni fa non esistevano. Forse l’esempio più significativo è quello dell’influencer sui social: sono tante le persone che hanno fatto dei social la loro fortuna e sono riuscita a guadagnare cifre davvero importanti.
Anche il copywriter è uno dei nuovi mestieri che è salito alla ribalta: fino a pochi anni fa, si trattata di una professione non molto conosciuta e nemmeno troppo ricercata.
Ma i tempi sono cambiati, tanto che la domanda supera l’offerta di queste figure.
Il copywriter si occupa di vari compiti, per questo è ritenuto un profilo particolarmente versatile: non solo per le mansioni svolte, ma anche per le caratteristiche “tecniche”. Un copywriter può lavorare da solo, in smart working, o all’interno di un team. Inoltre, non serve nessuna qualifica particolare: pertanto anche per quanto riguarda la domanda e l’offerta, c’è un’estrema flessibilità.
E’ più vasto il pacchetto di soft skills che bisogna offrire. In primis, deve esserci la buona padronanza della lingua italiana, ed in particolare nella composizione dei testi. Non a caso, uno dei compiti più richiesti ad un copywriter, da parte di un’azienda, è quello di elaborare testi di qualità in modo da accrescere la fama di quest’ultima e attirando clienti.
Un copywriter ha il compito di mettere nero su bianco le idee ed i concetti dei suoi clienti e renderli fruibili ad una larga fetta di pubblico. Ciò comprende varie mansioni tra cui – ma non solo – l’elaborazione di vari testi per i social network, per i siti web, per blog, per le newsletter.
Tuttavia, il lavoro di un copywriter non si ferma solo qui. Un professionista del settore può avere anche il compito di correggere le bozze, creare slogan pubblicitari o analizzare la reputazione del brand.
Una parte molto importante del lavoro consiste nella scrittura SEO oriented, perché questa forma di elaborazione permette di dare un miglior piazzamento ai contenuti di un’azienda: un requisito fondamentali di questi tempi.
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Non esistono veri e propri requisiti per diventare copywriter, oltre che conoscere bene l’italiano ed essere bravi a scrivere. Ovviamente, non basta solo questo. C’è un nutrito pacchetto di soft skill da possedere. Un copywriter deve essere creativo e originale, andando a sviluppare contenuti innovativi ma che non snaturino l’idea progettuale che devono pubblicizzare. Per questo l’importanza per i dettagli è molto importante, oltre che sapere rispettare le scadenze.
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A livello “scolastico”, non è richiesto alcun titolo di studio obbligatorio. E’ ovvio, però, che alcuni indirizzi di studio siano più indicati rispetto agli altri, come gli studi umanistici o marketing e comunicazione. Anche iscriversi ad un master che permette di apprendere un particolare stile di scrittura può rivelarsi molto utile.
Tuttavia, nulla può battere l’esperienza sul campo. La pratica è la miglior maestra: partecipare ad uno stage o creare una propria pagina social o un blog sono sempre degli ottimi modi per fare pratica.
La figura del copywriter può seguire due strade: quella del libero professionista che lavora per sé stesso o quella del dipendente di un’agenzia di comunicazione.
In generale, i guadagni di un copywriter dipendono moltissimo dal numero di clienti e dal tipo di incarichi che gli vengono assegnati; questo discorso vale in particolar modo per un freelancer.
In generale, un libero professionista, attraverso il copywriting, riesce a guadagnare tra i 2.000 ed 2.500 euro lordi. Ma, se si considerano tutti i contributi da pagare, la cifra si abbassa a 1.000 – 1.400 euro netti.
Lo stipendio di un dipendente non si allontanano di molto, visto che il reddito annuo lordo di un copywriter è di circa 25.000 euro lordi.
Ma anche in questo caso l’esperienza si rivela davvero fondamentale.
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