Nel mondo del lavoro il diritto al riposo è una delle regole imprescindibili: scopriamo le differenze tra malattia e permessi.
Nel lavoro non esiste solamente il riposo settimanale ma ogni lavoratore ha il diritto ad un numero di ferie e di permessi. Bisogna però esulare da questa tutela le partite Iva, lavoratori autonomi e free-lance. Ma se hai la fortuna di essere stato assunto da un azienda con un contratto a tempo indeterminato ad esempio, ti servirà sciogliere ogni dubbio sulle differenze tra permessi e ferie.
Permessi e ferie: capiamo bene le differenze
Prima di tutto iniziamo con qualche definizione. Il lavoro senza sosta non incentiva la produttività ma è di fatto un ingiustizia. Fortunatamente il diritto al lavoro ha permesso di rendere possibile il diritto al periodo di riposo, quindi ferie e riposo settimanale, elementi imprescindibili.
Le ferie sono dei giorni di riposo che sono stabiliti in tutti i contratti di lavoro, i quali consentono al lavoratore di fare assenze dal luogo di lavoro e riposarsi. Il numero di ferie non può essere sotto i 26 giorni, è la durata minima prevista. Deve essere un periodo di giorni, possibilmente continuativi e devono essere concessi in base a delle specifiche esigenze dell’azienda oltre che dal lavoratore. I contratti collettivi di categoria stabiliscono chiaramente i numeri di giorni concessi come ferie, inoltre è importante sapere che le ferie maturano, quindi di mese in mese crescono.
Detto questo passiamo ai permessi: se le ferie e i giorni di riposo settimanali sono momenti in cui possiamo ritagliarci del meritato riposo dal nostro lavoro, i permessi hanno un altro valore. Sono di fatto dei brevi periodi di assenza che sono stabiliti in ore, che variano a seconda del contratto di categoria.
LEGGI ANCHE: Bonus per chi assume percettori del reddito di cittadinanza
I permessi semplicemente ci permettono di assentarci senza che venga toccata la retribuzione. In sostanza sarebbero i Rol, ovvero la riduzione orario di lavoro, anche i permessi crescono mese dopo mese, seguendo sempre le disposizioni sulla base del contratto collettivo di lavoro, oltre che in base al numero di dipendenti dell’azienda.
LEGGI ANCHE: Bonus 2022 ecco cosa spetta ad un disoccupato
Il punto nevralgico della nostra disamina sono le differenze: se in apparenza sono giorni in cui ci si astiene dal lavoro, ci sono delle divergenze. Prima di tutto le ferie sono un insieme di giorni consecutivi che prevedono un’assenza da lavoro retribuita. Mentre il permesso sono insiemi di ore, quindi sono considerate delle previ assenze sempre retribuite dal lavoro.