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Economia

Importo massimo bonifico, i limiti dalla legge e dalle banche

Published by
Giulia Pettinari

Oggi i contanti stanno diventando sempre meno utilizzati, motivo per il quale ti conviene rimanere aggiornato sui limiti dei bonifici.

Importo massimo bonifico,i limiti dalla legge e dalle banche Tuttogratis.it 20220122

Quante volte ci siamo domandati a quanto ammonta la cifra per i pagamenti tramite bonifico, se esiste un importo massimo. Esiste un limite ma questo riguarda solo per per lo scambio di contanti. Esattamente dal 1 gennaio 2022 infatti il tetto massimo è stato cambiato, ora non si può superare i 1.000,00€.

Bisogna specificare che esiste una differenza tra i pagamenti in contanti e quelli tracciali come appunto, i bonifici. Per quanto riguarda il pagamento in contanti, è un modo in cui è pressochè impossibile riuscire a tracciare in qualche modo la transazione. Motivo per il quale sono spesso usati per nascondere passaggi di denaro tra persone. Ma aldilà dei motivi, il bonifico è un modo tracciabile di passare delle somme di denaro. Lo Stato d’altro canto non avrebbe motivo di stabile un limite per quanto riguarda il bonifico. Un discorso differente va fatto per le banche, infatti la maggior parte stabiliscono un limite giornaliero.

Importi limite nei bonifici: cosa c’è da sapere

Quindi non c’è una legge che stabilisce un limite nei pagamenti con il bonifico. Ma dato che questo, altro non è che uno strumento per tracciare le transazioni, non c’è motivo di imporre un limite massimo.

Importo massimo bonifico,i limiti dalla legge e dalle banche Tuttogratis.it 20220122

Va da sè, che essendo un pagamento tracciabile, l’Agenzia delle Entrate potrebbe valutare i contenuti e fare dei controlli. Ma questo vale solo se accade dentro l’area del Single Euro Payments Area, che si declina con l’acronimo SEPA. Ovvero quell’area che include i seguenti Paesi:

  • Paesi Europei che usano la moneta dell’euro: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna;
  • Paesi Europei che usano una moneta diversa ma che fanno pagamenti in euro: Regno Unito, Svezia, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Bulgaria, Romania, Croazia;
  • Stati che non fanno parte dell’Unione Europea che fanno pagamenti in euro ma usano gli schemi di pagamento SEPA: San Marino, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Principato di Monaco, Principato di Andorra e la Città del Vaticano.

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Nel momento che una delle due parti, non fa parte dell’area SEPA, in quel caso si usano dei limiti d’importo. In quel caso il bonifico dovrà rispettare delle regole, vediamo insieme quali:

  • Se un bonifico fatto da conto italiano a conto estero, il quale non si trova nell’area SEPA, con una cifra che supera i 12.500,00€. In quel caso occorre compilare una Comunicazione valutaria statistica.
  • Se invece il bonifico viene fatto da un conto estero, il quale non si trova nell’area SEPA, verso un conto italiano con una cifra che supera i 15.000,00€, allora in quel caso è necessario fare una segnalazione all’Agenzia delle Entrate.

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Nel momento in cui dovesse essere prevista una soglia limite per una cifra di un bonifico questo può accadere qualora avesse una natura contrattuale. Questo è legittimo per scongiurare frodi informatiche. Tuttavia qualora doveste fare un bonifico di una cifra alta, che superi i 10.000€ il consiglio è di controllare la policy dell’istituto di credito.

Giulia Pettinari

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