La dislessia è uno dei disturbi più diffusi tra i bambini e non. Riconoscerla tempestivamente può essere molto importante!
Prima di iniziare, bisogna fare alcune necessarie premesse.
La dislessia non significa affatto minor intelligenza, non è una malattia, ma un disturbo dell’apprendimento, che si può manifestare sotto varie forme.
La manifestazione più comune è quella che si ha con la lettura lenta o scorretta. In molti casi, una lettura errata si accomuna anche a delle difficoltà a comprendere il contenuto del testo. Si riscontrano anche difficoltà nel distinguere i fonemi ed i numeri, e nell’eseguire i calcoli.
Tuttavia, com’è già stato anticipato, però le manifestazioni che possono esserci della dislessia sono davvero ampie e variegate, e per questo può essere difficile riconoscerla.
Di solito per riconoscere la dislessia, si parte dalla manifestazione dei sintomi più comuni – ribadendo comunque che le problematiche possono essere più ampie: per esempio, potrebbero riscontrarsi difficoltà motorie, di coordinazione e di percezione temporale.
Per un individuo che soffre di dislessia è molto comune invertire lettere o numeri (per esempio il 45 può diventare 54) o la sostituzione delle lettere: le più e frequenti sono la m/n, la v/f, la b/d, la a/e. Inoltre, si può riscontrare una certa lentezza nell’apprendimento delle tabelline e delle sequenze, cioè l’ordine delle lettere dell’alfabeto, dei giorni della settimana e dei mesi dell’anno. Proprio per quanto riguarda i giorni ed i mesi, una persona dislessica potrebbe aver difficoltà a comprendere o esprimere i rapporti temporali, ma anche quelli spaziali, quindi potrebbe non essere in grado di distinguere la destra dalla sinistra. E’ anche complesso riuscirsi ad esprimere verbalmente, in modo corretto, i proprio pensieri, ma anche ricopiare e riassumere un testo.
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Come già citato prima, potrebbero anche esserci delle vere e proprie difficoltà motorie, come allacciarsi le scarpe e abbottonarsi i vestiti. Potrebbero individuare dei problemi visivi che i normali test ottici non sono in grado di individuare. Inoltre, un dislessico potrebbe avere delle difficoltà nel seguire più di un’indicazione alla volta.
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Rendersi conto di essere dislessici o di avere un figlio dislessico può spaventare, soprattutto se la scoperta riguarda un bambino. Prima di tutto, non bisogna farsi prendere dal panico, soprattutto nel caso siano coinvolti dei minori, poiché questi ultimi potrebbero subire dei danni alla propria autostima, che potrebbero avere effetti sul lungo termine. Il primo passo è quello di procedere con una valutazione diagnostica. Si tratta di un passaggio fondamentale per capire quali sono le difficoltà scolastiche, in modo da superarle in maniera positiva. Non serve dire che la diagnosi per individuare la dislessia deve essere operata da dei specialisti.
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