L’Assegno Unico dell’anno corrente permette maggiori agevolazioni soprattutto per famiglie numerose: ecco come di fa per accedere
L’assegno unico è un un aiuto economico che lo Stato italiano offre alle famiglie con figli a carico, fino a quando non compiono i 21 anni, anche oltre in caso di disabilità. Lo scopo è quello di aiutare a sostenere le spese legate ai figli. A differenza delle vecchie detrazioni e bonus, l’assegno unico è universale, cioè spetta a tutti, indipendentemente dalla categoria lavorativa (dipendenti, autonomi o disoccupati). L’importo però varia in base all’ISEE: più il reddito è basso, più alto sarà l’assegno.

Chi ne ha davvero più bisogno? Le famiglie numerose, quelle con un solo stipendio, chi ha un ISEE basso o figli con disabilità. Quello che riguarda l’anno corrente, prevede molte novità e agevolazioni.
Dal 1° gennaio 2025, sono entrate in vigore alcune novità importanti sull’Assegno Unico e Universale, pensate per semplificare sia l’invio della domanda che l’erogazione del beneficio. Questa misura, attiva già dal 2022, ha preso il posto di vecchi bonus come il Bonus Bebè o gli Assegni per il Nucleo Familiare, con l’obiettivo di unificare e rendere più chiaro il sostegno alle famiglie.

L’assegno spetta a tutte le famiglie con figli a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni, o anche oltre in caso di disabilità. Anche se tutti hanno diritto a riceverlo, l’importo cambia in base all’ISEE: più basso è il reddito, maggiore sarà il sostegno economico.
Tra le novità del 2025, c’è un sistema più veloce per presentare la domanda per chi ha un ISEE sotto i 25.000 euro, e l’eliminazione di adempimenti aggiuntivi (basta aggiornare l’ISEE ogni anno). Inoltre, da quest’anno, l’assegno non fa più aumentare il valore dell’ISEE, evitando così che molte famiglie perdano altri bonus.
Per velocizzare i pagamenti, è stato introdotto anche il SUGI, un sistema che consente di inserire facilmente l’IBAN su cui ricevere l’assegno.
L’importo varia da 57,50 euro a 201 euro al mese per figlio, a seconda della situazione familiare.
Chi percepisce l’Assegno di Inclusione (che ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza) può comunque ricevere anche l’Assegno Unico, purché nel nucleo ci siano figli minorenni, disabili, under 18 o over 60. Attenzione però: dal mese di marzo 2025, chi prima riceveva l’integrazione del Reddito dovrà presentare una nuova domanda per continuare a ricevere correttamente l’Assegno Unico.