I condizionatori sono un toccasana in estate ma restano comunque nocivi per via dei gas tossici: ecco come rinfrescare casa in modo innocuo
Con l’arrivo della primavera le temperature iniziano a salire, e anche se il clima è ancora piacevole, sappiamo tutti che presto l’estate ci metterà alla prova. E quando il caldo diventa insopportabile, accendere il condizionatore diventa quasi inevitabile. L’unica soluzione sembra quella di restare in casa o in un ambiente climatizzato, solo così ci si sente sollevati.
Un tempo si poteva anche resistere, oggi però l’umidità e le ondate di calore sempre più intense ci costringono a cercare refrigerio. Ma usare il condizionatore ha i suoi contro: anche se i modelli più recenti sono migliorati, i gas che rilasciano non sono proprio salutari né per noi né per l’ambiente.
Una nuova tecnologia promette una rivoluzione green
La vera svolta potrebbe arrivare da un team di ricercatori sloveni dell’Università di Lubiana, guidato dall’ingegnere Jaka Tušek. Con il progetto europeo SUPERCOOL, stanno sviluppando un sistema di raffreddamento che non usa gas tossici, ma sfrutta speciali leghe metalliche capaci di produrre freddo in modo naturale e pulito.
Come funziona? In pratica, questi metalli, tra cui il nitinol, una lega di nichel e titanio, si scaldano se compressi e si raffreddano quando la pressione viene rilasciata. Un principio fisico chiamato effetto elastocalorico, semplice ma rivoluzionario: niente gas, niente perdite, solo tubi di metallo.
All’inizio c’era un ostacolo: i materiali si usuravano troppo in fretta. Ma poi è arrivata l’intuizione giusta. Invece di stirare i metalli, hanno iniziato a comprimerli. Il risultato? Un sistema più stabile, duraturo e capace di mantenere un’escursione termica di oltre 30 gradi per migliaia di cicli. In altre parole: resiste nel tempo senza bisogno di continui interventi.
Perché questa tecnologia è così importante?
Ad oggi, raffreddare case, uffici e dispositivi consuma circa il 10% dell’energia elettrica mondiale. E con il riscaldamento globale in corso e la crescente richiesta nei paesi tropicali, si stima che entro il 2050 ci saranno oltre sei miliardi di condizionatori in uso. Se continuiamo con le tecnologie attuali, le conseguenze ambientali saranno pesantissime.
Il progetto sta entrando nella sua fase più concreta: si punta a lanciare i primi prodotti commerciali già entro il 2026, grazie anche al supporto di università italiane e tedesche e di un’azienda irlandese. L’obiettivo è costruire un condizionatore efficiente, duraturo e a impatto zero. Forse tra non molto, potremo rinfrescare casa senza inquinare e senza danneggiare la nostra salute. Una bella notizia, in tutti i sensi.
