Non tutti lo sanno ma c’è in arrivo il Bonus videocitofono: si arriva ad avere uno sconto fino al 50% sulla spesa totale
È possibile ottenere un rimborso fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’installazione di un videocitofono, a condizione che l’intervento rispetti le normative stabilite dal Decreto Ministeriale 236/1989. Questo tipo di spesa rientra tra quelle destinate all’abbattimento delle barriere architettoniche, una misura volta a rendere gli spazi più accessibili per le persone con disabilità.
Per poter beneficiare della detrazione, è necessario che l’installazione del videocitofono sia realizzata secondo le specifiche tecniche previste dalla legge. Ma anche che venga effettuato un collaudo a conferma del rispetto delle normative. Una volta ottenuta la certificazione tecnica, si può procedere con la richiesta del rimborso fiscale. Questo viene erogato direttamente in busta paga, riducendo così l’importo da pagare al fisco.
Questa agevolazione è particolarmente utile per chi desidera migliorare l’accessibilità della propria abitazione. Si favorisce così l’installazione di dispositivi che facilitano la comunicazione e la sicurezza. In questo modo non si sostengono interamente i costi, grazie al sostegno fiscale previsto dalla legge.
Bonus videocitofono: come avere la detrazione del 50%
Il bonus videocitofono può essere richiesto in diversi contesti, anche al di fuori delle agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Infatti, è possibile ottenere una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’installazione o la sostituzione di un videocitofono. Rientra quindi tra gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Nel 2025, chi esegue lavori di ristrutturazione straordinaria sulla propria abitazione principale avrà diritto a una detrazione IRPEF del 50%. È però prevista un limite di spesa, che è di 96.000 euro. Questo beneficio scenderà al 36% dal 2026 al 2027, pur mantenendo il tetto di spesa invariato. Per le seconde case, dal 2025 la detrazione sarà del 36%, con il limite di 96.000 euro, per scendere al 30% nel 2027 e 2028.
Per usufruire del bonus, il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario dedicato. È necessario la corretta indicazione della normativa che consente l’agevolazione. E deve essere conservata la documentazione relativa all’installazione e al collaudo del videocitofono. È fondamentale anche che la causale del bonifico riporti il codice fiscale del beneficiario e il numero di partita IVA o codice fiscale dell’impresa che ha eseguito i lavori.
Va precisato che l’installazione del videocitofono non rientra nel bonus sicurezza. Questo è destinato agli interventi contro il rischio di illeciti, come l’installazione di sistemi di allarme o porte blindate.
