La rata del mutuo rappresenta spesso un peso difficile da sostenere. Non tutti lo sanno che la rata può cambiare senza cambiare banca
Negli ultimi anni, i mutui sono diventati una difficoltà per molte famiglie, soprattutto a causa dell’aumento dei tassi d’interesse. La Banca Centrale Europea ha alzato i tassi a livelli che non si vedevano dal 2008, spinti dall’inflazione, e questo ha portato a un significativo aumento dell’importo delle rate mensili. In alcuni casi, l’importo delle rate è quasi raddoppiato, mettendo in difficoltà molte persone nel sostenere le spese.
Anche se negli ultimi mesi i tassi di interesse stanno tornando a livelli più normali, le rate dei mutui non accennano a diminuire come ci si aspetterebbe, continuando a rappresentare una fonte di preoccupazione per chi fatica a far fronte agli impegni economici. Per molte famiglie, la paura è che, se non riusciranno a pagare, possano rischiare di perdere la propria casa.
Esiste però una soluzione per ridurre l’importo delle rate senza dover cambiare banca. Molti, infatti, preferiscono mantenere il proprio istituto bancario, sia per familiarità con il personale che per una questione di praticità. Nei prossimi paragrafi esploreremo le opzioni disponibili per abbassare il mutuo rimanendo con la stessa banca, per alleggerire il carico finanziario mensile.
Come abbassare la rata del mutuo senza cambiare banca
Acquistare una casa è spesso un sogno che si realizza solo con l’aiuto di un mutuo, visto che pochi possono permettersi di pagare l’intero importo in una sola volta. Tuttavia, quando le rate mensili diventano troppo gravose, molti si trovano a cercare soluzioni per alleggerire il peso finanziario. Esistono due opzioni principali per ridurre l’importo delle rate senza dover necessariamente cambiare banca: la surroga e la rinegoziazione.
La surroga consente di trasferire il mutuo a un’altra banca, mentre la rinegoziazione permette di rivedere le condizioni direttamente con l’istituto che ha erogato il mutuo. Con quest’ultima, ad esempio, si può chiedere una riduzione del tasso d’interesse, una modifica della durata del prestito o altre modifiche che meglio rispondano alle proprie esigenze. La rinegoziazione è vantaggiosa soprattutto quando i tassi di interesse sono scesi rispetto al momento in cui è stato stipulato il mutuo, quando si hanno maggiori entrate che permettono di aumentare la rata per estinguere prima il debito, o se si desidera ridurre l’importo della rata mensile allungando la durata del mutuo.
Inoltre, la rinegoziazione è gratuita, senza costi notarili, tranne una piccola tassa di 35 euro per registrare la modifica nei registri immobiliari. Se la banca non accetta la richiesta di rinegoziazione, si può sempre optare per la surroga, che consente di trasferire il mutuo a un altro istituto senza alcuna opposizione da parte della banca originaria.