Bonus mobili ed elettrodomestici: fai attenzione al metodo di pagamento

Se desideri beneficiare del bonus mobili ed elettrodomestici, fai attenzione al metodo di pagamento, altrimenti si rischia di non averlo

Il bonus mobili è una preziosa opportunità per chi ha recentemente ristrutturato casa. Si desidera, infatti, arredarla con nuovi mobili o grandi elettrodomestici, godendo di un’agevolazione fiscale. Fino a fine anno, è infatti possibile richiedere una detrazione Irpef del 50% sulle spese di acquisto. Ma è importante rispettare alcune condizioni per accedere al beneficio senza errori.

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Il bonus è riservato esclusivamente a chi ha sostenuto le spese per la ristrutturazione dell’immobile. Questo significa che se i lavori di ristrutturazione sono stati pagati da una persona e i mobili acquistati da un’altra, nessuno dei due può richiedere il bonus. Per evitare problemi, è dunque essenziale che chi effettua la ristrutturazione sia lo stesso che paga per l’arredo.

Oltre a questa condizione, bisogna indicare correttamente le spese nella dichiarazione dei redditi. Seguire questi accorgimenti è fondamentale per evitare sorprese e ottenere il bonus mobili senza intoppi.

Bonus mobili ed elettrodomestici: ecco come effettuare il metodo di pagamento in modo corretto

Per ottenere il bonus mobili, che consente di recuperare il 50% delle spese sostenute per acquistare mobili e grandi elettrodomestici, è essenziale prestare attenzione alle modalità di pagamento. Questo bonus richiede infatti che i pagamenti vengano effettuati tramite bonifico, carta di credito o carta di debito, escludendo invece l’uso di assegni e contanti.

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Bonus mobili: attenzione al metodo di pagamento-tuttogratis.it

Nel caso del bonifico, non è obbligatorio utilizzare quello specifico con ritenuta d’acconto all’8%, ma bisogna comunque indicare chiaramente che si tratta di una spesa per mobili o elettrodomestici. Per esempio, è utile scrivere nella causale: “Saldo fattura n. XX relativa ad arredi” oppure “Spese per elettrodomestici”. La causale, seppur libera, deve permettere di riconoscere facilmente l’acquisto che dà diritto alla detrazione.

Al momento della dichiarazione dei redditi, è indispensabile conservare i documenti relativi alla spesa, come ricevute di bonifico o di transazione per i pagamenti con carta, l’addebito sul conto corrente e le fatture con descrizione chiara dei beni acquistati. Anche scontrini o fatture semplificate sono validi, purché includano il codice fiscale dell’acquirente o siano riconducibili a lui.

Infine, se si commette un errore nella causale del bonifico, non è un problema per il bonus. In caso di errore che coinvolge la ritenuta d’acconto, è possibile correggerlo rifacendo il bonifico o richiedendo una dichiarazione al fornitore.

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