Non pagherai più la TARI, grazie a questa opzione in bolletta

La tassa sui rifiuti è davvero un peso in bolletta. C’è però un opzione in bolletta che permette di non pagarla più: ecco come fare

Ogni anno, tra le varie spese che i cittadini devono affrontare, c’è anche la TARI, la tassa sui rifiuti. Questa imposta, richiesta dal Comune, serve a coprire i costi legati alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle famiglie e dalle attività commerciali.

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Non pagherai più la TARI: ecco come-tuttogratis.it

Il calcolo dell’importo da pagare non è uguale per tutti, ma dipende da diversi fattori, come il numero di persone che compongono il nucleo familiare e le dimensioni della casa in cui si vive. In alcuni casi, però, la TARI può rappresentare un onere significativo, specialmente per famiglie che vivono in condizioni economiche difficili.

Fortunatamente, esistono delle soluzioni legali che permettono di ridurre o persino evitare il pagamento della TARI. Alcuni Comuni, infatti, offrono agevolazioni o esenzioni per specifiche categorie di persone. Tra queste, rientrano gli anziani con più di 65 anni che hanno un reddito molto basso, solitamente compreso tra i 6.000 e i 9.000 euro all’anno. Questo tipo di agevolazione aiuta le persone più vulnerabili a gestire meglio le proprie finanze senza dover rinunciare ai servizi fondamentali come la raccolta dei rifiuti.

Non pagherai più la TARI: ecco in che modo

Un’alternativa per non pagare la TARI è sfruttare il concetto di prescrizione, che in ambito giuridico rappresenta il limite di tempo entro il quale il Comune può richiedere il pagamento della tassa. Superato questo termine, il debito diventa inesigibile, e non si è più obbligati a versare l’importo dovuto.

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Non pagherai più la tassa sui rifiuti: ecco in che modo-tuttogratis.it

Per la TARI, il periodo di prescrizione è di cinque anni. Questo termine inizia a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa avrebbe dovuto essere pagata. Ad esempio, se non si è pagata la TARI nel 2023, il conteggio per la prescrizione parte dal 1° gennaio 2024 e termina il 1° gennaio 2028. Tuttavia, ci sono situazioni che possono interrompere la prescrizione, come la ricezione di una notifica di pagamento o una cartella esattoriale. In questi casi, il conteggio dei cinque anni ricomincia da capo.

Se interviene una sentenza che conferma l’obbligo di pagare, il termine di prescrizione si estende a dieci anni. Inoltre, è importante considerare che il mancato pagamento può portare a sanzioni e interessi di mora, aumentando l’importo complessivo da versare. Perciò, è fondamentale essere consapevoli di questi aspetti per evitare spiacevoli sorprese.

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