Congedo parentale: arriva la novità che nessuno si aspettava

Ci sono delle novità per quanto riguarda il congedo parentale 2024/2025: ecco cosa andrà a cambiare per i genitori che lavorano

Nel corso dei primi anni di vita di un bambino, il Dlgs. 151/2001 e le sue successive modifiche offrono ai genitori lavoratori la possibilità di richiedere un periodo di astensione dal lavoro. Durante questo periodo, però, la loro retribuzione può subire una riduzione o un cambiamento.

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Tutte le novità del congedo parentale-tuttogratis.it

Negli ultimi tempi, il Dlgs. 151/2001 ha ampliato significativamente le sue disposizioni per includere una maggiore protezione per i padri lavoratori, con l’obiettivo di promuovere la bigenitorialità e favorire la condivisione delle responsabilità di cura del bambino tra entrambi i genitori. Questo approccio sottolinea l’importanza della partecipazione attiva di entrambi i genitori nella crescita e nell’assistenza dei figli. Inoltre, il decreto è in costante aggiornamento e, recentemente, con la Circolare INPS n. 57 del 18 aprile 2024, sono state introdotte nuove modifiche per migliorare ulteriormente il supporto e le agevolazioni per le famiglie.

Congedo parentale: cosa cambia nel 2025

A partire dal 2024, la Legge di Bilancio ha introdotto significative modifiche al congedo parentale per i lavoratori dipendenti, come dettagliato nella Circolare INPS n. 57 del 18 aprile 2024. La principale novità è l’aumento dell’indennità per il congedo parentale, che ora è elevata all’80% della retribuzione per un mese aggiuntivo, da utilizzare entro il sesto anno di vita del bambino. Per adozioni o affidamenti, questo mese può essere preso entro i sei anni dall’ingresso del bambino in famiglia, ma non oltre la maggiore età del minore.

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Congedo parentale: cosa cambia per i genitori-tuttogratis.it

Per i periodi compresi tra i 6 e i 12 anni di vita del bambino (o 12 anni dall’ingresso in famiglia per le adozioni o affidamenti), il congedo parentale continua ad essere disponibile, ma con un’indennità ridotta al 30%. I dipendenti pubblici dovranno fare riferimento alla propria amministrazione per le specifiche modalità di fruizione del congedo.

L’indennità al 80% è applicabile solo per quest’anno; dal 2025 si tornerà al tasso del 60%. Il mese con indennità aumentata può essere utilizzato in vari modi: come congedo continuo, frazionato in mesi, giorni o ore, e può essere suddiviso tra entrambi i genitori o utilizzato da uno solo, anche contemporaneamente.

Il congedo parentale totale per i genitori è fissato a 10 mesi, estendibili a 11 se il padre si astiene per almeno 3 mesi. La suddivisione dell’indennità è la seguente:

  • Un mese al 80% per i figli sotto i 6 anni
  • Un mese al 60% (80% solo per il 2024)
  • Sette mesi al 30%
  • Gli ultimi due mesi senza indennità, salvo particolari condizioni di reddito.

Le nuove norme hanno effetto retroattivo per i congedi parentali iniziati dal 1 gennaio 2023, a condizione che il congedo di maternità o paternità sia terminato dopo il 31 dicembre 2022.

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