Sempre più persone utilizzano la modalità deumidificatore del condizionatore per risparmiare, ma è davvero così? Scopriamo la verità
Con l’arrivo di un’estate caratterizzata da un caldo torrido, l’uso del condizionatore diventa quasi indispensabile per trovare un po’ di sollievo. Tuttavia, il suo utilizzo intensivo può comportare anche degli effetti collaterali, come malesseri fisici legati agli sbalzi di temperatura e un notevole aumento della bolletta energetica.
Per evitare questi problemi, molte persone stanno cercando soluzioni alternative per rinfrescare la casa senza dover ricorrere sempre al condizionatore. Tra i metodi più diffusi c’è quello di lavare il pavimento e lasciarlo bagnato: l’evaporazione dell’acqua, infatti, aiuta ad abbassare la temperatura dell’ambiente. Un’altra strategia efficace è quella di posizionare una ciotola di ghiaccio davanti al ventilatore, in modo che l’aria diffusa sia più fresca.
Altri preferiscono utilizzare il deumidificatore, che rimuovendo l’umidità in eccesso dall’aria, rende l’ambiente più sopportabile anche senza abbassare drasticamente la temperatura. Questa opzione è particolarmente utile in zone con alti livelli di umidità, dove la percezione del calore è amplificata. Molti la utilizzano perché fa risparmiare rispetto alla modalità raffreddamento, ma è veramente così? Scopriamolo!
Condizionatore modalità deumidificatore: fa risparmiare?
Il condizionatore non solo raffredda o riscalda gli ambienti, ma offre anche la funzione di deumidificatore, particolarmente utile nei periodi di alta umidità, quando il caldo sembra ancora più opprimente. Il deumidificatore agisce raffreddando le serpentine interne dell’apparecchio, facendo condensare l’umidità dell’aria, che viene poi espulsa sotto forma di acqua. Questa funzione non solo riduce la sensazione di calore, ma migliora anche la qualità dell’aria, rendendo l’ambiente meno adatto alla crescita di muffe e acari della polvere.
Inoltre, mantenere un basso livello di umidità aiuta a prevenire la formazione di condensa su pareti e mobili, evitando così danni strutturali e l’insorgere di macchie che possono essere dannose per la salute. Tuttavia, contrariamente a quanto spesso si pensa, usare la modalità deumidificatore non porta a un risparmio in bolletta. Anzi, può aumentare il consumo energetico perché il condizionatore deve utilizzare più gas refrigerante per raccogliere l’umidità.
Il consumo dipende anche da altri fattori, come la quantità di umidità nell’aria, la classe energetica del condizionatore e la temperatura impostata. Se l’obiettivo è risparmiare energia, sarebbe meglio limitare l’uso della funzione deumidificatore, soprattutto in ambienti molto umidità.