Il Tortano e il Casatiello dominano nel periodo di Pasqua, sono molto simili ma in cosa differiscono? Scopriamo le loro differenze
La Pasqua, celebrata in tutto il mondo, porta con sé non solo un significato religioso profondo ma anche un’opportunità per riunirsi intorno a tavole imbandite di delizie tradizionali. Questa festa è ricca di simboli culinari che esaltano la tradizione e il sapore. Tra le pietanze più iconiche c’è la pastiera, dolce napoletano simbolo della Pasqua, con la sua crosta friabile e il ripieno di ricotta, grano cotto, canditi e profumo di fiori d’arancio. L’uovo di Pasqua, con la sua forma simbolica e il cioccolato che nasconde sorprese, incanta grandi e piccini.
Nelle tavole del sud Italia troviamo il Casatiello e il Tortano, pani ricchi di salumi e formaggi, arricchiti dalla presenza di uova sode, che rappresentano la rigenerazione e la vita. Le fave, simbolo di buon auspicio, vengono consumate in molte regioni italiane, spesso insieme a salumi e formaggi.
Ogni piatto ha il potere di narrare la storia e la cultura del territorio da cui proviene, trasmettendo valori di famiglia e condivisione. Queste prelibatezze, tramandate di generazione in generazione, uniscono le persone intorno alla tavola, celebrando la ricchezza delle tradizioni culinarie e il legame con il passato.
Differenza tra Tortano e Casatiello: la verità
Il Tortano e il Casatiello, pur apparendo simili, presentano distinzioni significative, andando oltre l’aspetto esteriore. La caratteristica più evidente risiede nella loro forma a ciambella, con il tortano dalla crosta liscia e il casatiello adornato da uova sode incastonate tra strisce di pasta, richiamando la corona di spine di Gesù durante la crocifissione.
Queste delizie pasquali non sono solo decorazioni, ma raccontano una storia simbolica attraverso i loro ingredienti. Il pane simboleggia il corpo di Cristo, le uova rappresentano la rinascita e il formaggio, in particolare il pecorino, richiama l’agnello sacrificale.
Sebbene le origini del casatiello risalgano all’epoca romana, celebrando la dea Cerere per la prosperità primaverile, il tortano ha origini meno chiare. Tuttavia, il casatiello si distingue per l’impasto ricco di formaggio, pepe e ciccioli di maiale, mentre il tortano prevede anche l’aggiunta di salumi, come il salame napoletano.
È tradizione preparare Tortano e Casatiello il Giovedì Santo, in abbondanza, per essere gustati durante le festività pasquali e le scampagnate. Questi dolci prelibati, se ben conservati, mantengono la loro freschezza fino al Lunedì dell’Angelo, confermando il loro ruolo insostituibile nella tavola pasquale.