Bonus fotovoltaico 2024: vediamo insieme cos’è e a chi spetta

Cos’è il bonus fotovoltaico, quali sono le implicazioni del reddito energetico nel 2024 e le relative domande, a chi spetta questo beneficio?

Il reddito energetico è disciplinato dal Decreto ministeriale che stabilisce le modalità di accesso al Fondo nazionale, il quale dispone di 200 milioni di euro per finanziarlo per il biennio 2024/2025. I finanziamenti disponibili saranno distribuiti tra tutte le Regioni, con una particolare attenzione alle aree che necessitano di maggior tutela nel settore energetico.

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Nel contesto del bonus fotovoltaico, il reddito energetico si distingue per il suo meccanismo di funzionamento. In pratica, il reddito energetico è finanziato da un fondo che si autoalimenta. I beneficiari di questo incentivo a fondo perduto per l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile hanno il diritto di consumare l’energia prodotta, ma non è previsto alcun accumulo dell’energia non utilizzata. Quest’ultima deve essere ceduta al Gestore del sistema energetico (Gse), che si occuperà di venderla. I proventi delle vendite alimentano il Fondo stesso, consentendo ad altri beneficiari di richiedere l’incentivo.

L’obiettivo del beneficio è anche quello di consentire alle famiglie a basso reddito e in situazioni di disagio energetico di installare pannelli fotovoltaici per generare l’energia necessaria all’autoconsumo. A differenza di altri bonus che offrono un sostegno immediato ma non affrontano il problema alla radice, il reddito energetico mira ad eliminare il disagio energetico in quelle realtà dove la povertà energetica è molto diffusa.

Reddito energetico 2024: ecco quali sono i requisiti per richiederlo

I beneficiari del contributo, che copre tutti i costi di installazione dell’impianto fotovoltaico, si impegnano anche a mantenere l’impianto stesso in funzione per un determinato numero di anni. Questo requisito assicura che l’energia rinnovabile generata continui a essere utilizzata e contribuisca alla riduzione del consumo energetico. L’obbligo di mantenere l’impianto in funzione per un periodo prestabilito è parte integrante dell’accordo e aiuta a garantire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità energetica nel lungo termine.

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Quindi per poter accedere al reddito energetico, che non può essere cumulato con altre agevolazioni statali, regionali o europee in materia di energia, sono previsti precisi requisiti basati sull’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Il valore dell’ISEE non deve superare dei determinati limiti, in particolare i 15.000 euro, che possono salire a 30.000 euro nel caso di famiglie numerose con almeno quattro figli a carico. Non ti resta che scoprire se puoi beneficiarne!

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