Finalmente ci sarà il bonus casalinghe 2023: scopriamo in cosa consiste e chi potrà percepirlo in base ai requisiti
Sono davvero numerose le persone che ripongono le speranze nei bonus provenienti dall’INPS o dallo Stato, proprio perché la situazione attuale è davvero molto critica a livello finanziario.
La fetta più ampia della popolazione, ovvero quella più povera fatica ad arrivare a fine mese a causa dell‘inflazione. Questa da più di un anno, ha causato il caro vita, perché gli stipendi sono sempre gli stessi e il costo della vita più alto. Il gas e l’elettricità hanno costi elevati e anche i beni alimentari sono aumentati.
Pagare le bollette è diventato davvero difficile, e quindi si sta sempre più attenti a come ridurre il consumo domestico. Limitare quindi l’uso del condizionatore, oppure impostare una determinata temperatura alla lavatrice, fare il bucato in un determinato orario. Capire quale combustibile scegliere tra legna e Pellet.
Nonostante però questi accorgimenti, è sempre più difficile arrivare a fine mese. Per fortuna stanno arrivando nuovi bonus, come quello sull’acqua potabile o il bonus IRPEF. Ma non solo, è in arrivo anche il bonus casalinghe: scopriamo a chi è destinato.
Bonus casalinghe: i requisiti per averlo
Anche se molti lo pensano, il bonus casalinghe in realtà non prevede un contributo economico, ma dei fondi. Questi servono sia alle donne che agli uomini che si occupano delle faccende domestiche, per acquisire nuove competenze ed entrare nel mondo del lavoro.
Lo scopo è soprattutto quello di far acquisire maggiore autonomia e indipendenza a chi non possiede un lavoro. Verranno quindi erogati dei bonus gratuiti che sono destinati appunto a casalinghe e casalinghi. L’obiettivo è aprire le porte del lavoro e della professione anche a questa categoria di persone.
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Il bando è destinato agli enti di formazione ed è stato pubblicato dal Ministero delle Pari opportunità il 15 dicembre 2021. Con questo bando si cerca di dare libertà soprattutto alle donne, quindi che la scelta di restare a casa non sia obbligata. Verranno finanziati quindi corsi formativi con opportunità culturali e lavorative.
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Casalinghi e casalinghe quindi non otterranno contributi in denaro ma competenze e formazione. Ad ottenere i bonus saranno invece gli enti di formazione che dovranno finanziari i corsi appunto a chi si impegna a svolgere attività domestiche.
