Prima si chiamava Bonus Renzi, adesso invece, non si chiama più così ma è ancora in vigore. Scopriamo i requisiti per il bonus da 1200 euro
Sempre più lavoratori cercano, in questo periodo, di fare in modo di guadagnare di più. C’è chi si dedica al lavoro extra e chi, invece, cercano un secondo lavoro per arrotondare lo stipendio. Questo succede perché la situazione in Italia è sempre più precaria.
La maggior parte della popolazione fatica ad arrivare a fine mese per via dei costi da gestire. Ci sono le bollette che gravano parecchio sullo stipendio mensile, e il consumo domestico grava parecchio per via dell’aumento dei costi. Quindi bisogna stare attenti agli elettrodomestici, molti consumano anche da spenti. Ma anche ai riscaldamenti, il condizionatore infatti consuma parecchio e spesso viene sostituito dal pellet.
Per pagare meno sulle utenze, c’è anche il bonus bollette a favore delle persone con un reddito più basso, quindi che non possono gestire tutti i costi. Come sappiamo alcuni bonus dello scorso anno sono stati rinnovati, ma ce ne sono anche alcuni nuovo, come il bonus sull’acqua potabile, ma anche il bonus del termocamino che permette un rimborso del 60% sull’acquisto di questo accessorio.
Tra i nuovi incentivi abbiamo anche il bonus università, questo permette anche a chi non può permettersi gli studi, di studiare a costo zero. Tra i nuovi incentivi troviamo anche 1200 euro in più sullo stipendio. Ma scopriamo tutto nel dettaglio.
1200 euro in più sullo stipendio: come funziona
Si tratta di un bonus che prima si chiamava Bonus Renzi ed era pari a 80 euro al mese per circa un anno. Poi è diventato Bonus IRPEF, che passò da 80 euro a 100 euro al mese.. Questo resta ancora adesso in vigore.
Bisogna capire però come procedere per averlo, molti infatti rischiano di perderlo o lo percepiscono indebitamente. Si può percepire massimo 120 euro al mese e la soglia massima è di circa 1200 euro a livello annuale. Ma come si fa ad ottenerlo? Questo contributo economico, chiamato BONUS IRPEF è previsto anche nella Legge Bilancio del Governo Meloni, ed è stato prorogato per l’intero 2023.
Ma come si fa a prendere questo bonus? Per beneficiare di questo incentivo, non bisogna fare nessuna domanda, mentre per rinuncia serve comunicarlo al datore di lavoro. Ma perché molti ci rinunciano? Il problema riguarda i requisiti che sono sempre collegati al reddito. Se infatti il Bonus non gli spetta, bisogna poi restituirlo.
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Si fa riferimenti al limite di reddito dello scorso anno, quindi viene erogato in modo provvisorio, sui redditi annuali. Quindi se l’anno successivo non ha più quei requisiti, deve restituirlo. Ma la rinuncia non è definitiva, perché si può anche recuperare.
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Per chi ha un ISEE fino a 15.000 euro a base annua, può beneficiare di questo incentivo. Per chi invece ha un reddito compreso tra 15.001 e 28.000 euro annui, può avere il bonus a patto che la somma delle detrazioni fiscali spettanti superi l’IRPEF lorda dovuta. Chi invece ci ha rinunciato, con il nuovo 730 può recuperare il trattamento che gli spetta.