L’INPS ha comunicato che il Bonus di 200 e 150 euro devono essere restituiti da una determinata categoria: scopriamo quale
In questo periodo di grande di incertezza, i cittadini meno abbienti hanno riposto la maggior parte delle speranze nei bonus.
Sia l’INPS che lo Stato hanno cercato di aiutare in questo periodo la fascia più povera della popolazione attraverso bonus e incentivi. A Luglio scorso è arrivato a molti lavoratori dipendenti il bonus dal valore di 200 euro. Ovviamente tra i requisiti era necessario avere un reddito inferiore ai 35.000 euro.
A novembre invece sta arrivando il bonus di 150 euro, molto simile a quello dei 200 ma in questo caso la soglia reddituale si abbassa a circa 15.000 euro. Sicuramente nell’erogazione di queste indennità, ci sono stati degli errori. L’INPS ha annunciato che rivuole indietro sia il bonus da 200 che quello da 150, ma da una determinata categoria.
L’INPS rivuole i bonus: ecco da chi
Dopo i vari controlli fatti, a restituire i bonus non saranno solo i lavoratori che non ne avevano diritto ma anche e in particolar modo i pensionati. L’INPS ha erogato queste somme in modo provvisorio. Ora verranno fatte ulteriore verifiche!
Acquisendo nuovi dati, ci sono numerosi pensionati che hanno percepito questi incentivi, pur non avendone diritto. Molto probabilmente questi superavano il reddito annuale. Si tratta di due bonus che erano stati erogati dal governo Draghi per contrastare le difficoltà delle famiglie più povere.
Questi incentivi dati dall’Istituto di Previdenza sociale sono stati erogati in maniera automatica senza la comunicazione dei reddito da parte dei pensionati. Se con la verifica finale viene accertato che c’è stato il superamento della soglia reddituale di 35.000 euro per il bonus dei 200 euro e 20.000 euro per i bonus di 150 euro, l’INPS andrà a comunicare a queste persone l’indebito accredito.
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Come avviene la restituzione dei bonus dati ai pensionati
Se dopo la verifica, viene accertato l’indebito l’accredito dei due incentivi, l’istituto dovrà recuperare tutte le somme erogate, seguendo un iter che viene indicato nella circolare 47/2018.
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Qui vengono spiegate le modalità di restituzione che vengono fatte tramite trattenute sulle pensioni successive. Quindi verrà effettuata una trattenuta sul cedolino proprio della somma del valore del bonus accreditato.