Pronto Soccorso chiuso per sanificazione Covid: paziente in attesa muore d’infarto

Un paziente che lamentava dolori al petto e difficoltà respiratorie si è spento presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Probabili ritardi nei soccorsi perché il pronto soccorso era chiuso per sanificazione Covid

Un fatto sconcertante è accaduto presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.

Mario Buono, un uomo di 49 anni, è giunto prresso il pronto soccorso del nosocomio martedì sera, lamentando dolori al petto e difficoltà respiratorie. É deceduto dopo poco tempo senza ricevere la dovuta assistenza sanitaria. Il motivo sembrerebbe risiedere nel ritardi dovuti alla sanificazione dell’ambiente a causa della pandemia da Covid.

Muore a causa di un infarto mentre si trovava già al Pronto Soccorso: la procura ha avviato un’indagine

Morire d’infarto a 49 anni mentre ci si trova al Pronto Soccorso in attesa di assistenza. É quanto è avvenuto tragicamente al signor Mario Buono, giunto alle ore 21.50 (secondo quanto riferito dai familiari) presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.

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Secondo quanto riportato da diverse fonti tra cui il magazine online Leggo.it, nella struttura sarebbero stati individuati due casi di Covid prima dell’arrivo del paziente. Per questo motivo, infatti, sarebbero incorsi dei ritardi per la sanificazione degli ambienti.

Purtroppo, le condizioni di Mario Buono sono precipitate repentinamente ed è sopraggiunto l’arresto cardiaco. I medici presenti hanno provato a soccorrerlo. É stata tentata anche una rianimazione in extremis ma senza le attrezzature necessarie l’uomo non è sopravvissuto.

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É stata avviata un’indagine dalla Procura di Torre Annunziata. Le forza dell’ordine hanno sequestrato la cartella clinica e il corpo del paziente. La magistratura ha disposto l’esame autoptico.

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Anche il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, ha espresso il suo cordoglio attraverso i canali social. Queste le sue parole su Facebook: “Mi rattrista venire a conoscenza di queste tragedie che si verificano ancora sul nostro territorio.
La pandemia ci ha insegnato che gli investimenti sulla sanità devono rappresentare una priorità assoluta sull’agenda delle istituzioni, per tutelare la salute di tutti i cittadini, per valorizzare l’essenziale lavoro degli operatori sanitari e per guardare avanti con rinnovata fiducia”.