368mila euro vinti a “I Soliti Ignoti”. Non potrà incassarli per via di un procedimento penale

Vincita record al game show di Rai Uno “I Soliti Ignoti” di 368mila euro che non potrà essere incassata. Sulla testa del giocatore pende un procedimento penale non dichiarato

“I soliti ignoti” è un fortunatissimo game show che va in onda sulla rete ammiraglia della Rai dal 2007. Il primo conduttore fu il compianto Fabrizio Frizzi. Attualmente le redini del programma sono affidate al presentatore Amadeus.

Il sottotitolo della trasmissione è “Identità nascoste” poiché lo scopo del gioco da parte del concorrente di turno è quello di abbinare caratteristiche specifiche e veritiere a ogni personaggio misterioso che gli si presenterà di fronte. Tutto si basa sulle sue capacità, sul suo intuito e abilità investigative. Non è un compito facile; per questo motivo il montepremi è commisurato alla bravura del giocatore di indovinare i collegamenti proposti. Un concorrente ha fatto la storia del programma, tale Dario Di Mario, originario di Terracina, che si portò a casa 368mila euro. Per meglio dire, avrebbe voluto farlo. Il pagamento della sua vincita, infatti, è stato bloccato. Scopriamo la motivazione.

Dario Di Mario vinse 368mila euro a “I soliti Ignoti”. La Rai ha bloccato il pagamento del montepremi conquistato

Protagonista di una puntata de “I soliti ignoti” fu Dario Di Mario di Terracina che vinse la cifra straordinaria di 368mila euro.

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Come riporta il quotidiano Il Messaggero, il montepremi in gettoni d’oro non potrà essere incassato da parte dell’abilissimo giocatore. A quanto pare, dopo la sua apparizione sugli schermi di Rai Uno, è stato segnalato da un uomo di nome Giovanni Stefanelli.

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Sembrerebbe che Di Mario abbia omesso di dichiarare alla Rai di essere coinvolto in un processo penale, violando così le condizioni di ammissione al game show. Il vincitore, infatti, risulta imputato davanti all’autorità giudiziaria di Latina in seguito a una denuncia sporta dallo stesso Stefanelli. Quest’ultimo ha inviato una segnalazione alla Procura di Roma nel novembre 2020.

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Dopo quasi due anni, il pm ha chiesto l’archiviazione, ma Stefanelli si è opposto. In corso la prosecuzione delle indagini e si attende la conseguente decisione del gip.