Il governo non si ferma di fronte alla richiesta di aiuto delle famiglie: ecco cosa cambierà sull’assegno unico a chi ha a carico figli
Con il post pandemia la crisi del nostro paese non si è certo arrestata, anzi continua a peggiorare soprattutto a livello finanziario.
Il caro vita è all’ordine del giorno e i rincari interessano soprattutto i beni di prima necessità. Questa situazione crea difficoltà soprattutto alle persone che faticano ad arrivare a fine mese. L’esecutivo, sta quindi adottando una serie di manovre per andare incontro ai bisogni dei cittadini più bisognosi.
Dal momento che l’inflazione è arrivata all’8%, lo stato sta stanziando milioni di euro sotto forma di bonus e incentivi per aiutare i cittadini ma anche per aumentare il potere di acquisto. Tra i bonus più recenti c’è stato quello di 200 euro per tutti i lavoratori e i pensionati che non superavano i 35.000 euro annui nell’Isee. Di recente però ci sono state modifiche all’assegno unico: scopriamo quali.
L’assegno unico è un sostegno finanziario che viene dato alle famiglie che hanno a carico dei figli. Con esattezza parte dal settimo mese di gravidanza e arriva fino a 21 anni. Per chi invece ha dei figli disabili a carico, non c’è limite di età. Questo tipo di assegno viene considerato sia unico che universale, ma perché? Universale perché fa riferimento a tutte le famiglie che hanno dei figli, a prescindere dal reddito o altre differenze sociali e Unico perché comprende tutti i bonus relativi al sostegno della famiglia, anche il bonus relativo alle nascite.
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Tra le nuove direttive relative all’assegno unico, ci sarà sicuramente l’abolizione della domanda. Chi beneficia dell’assegno unico lo avrà direttamente dall’Inps, senza fare richiesta tramite domanda, come avveniva in precedenza. Inoltre per contrastare l’inflazione e quindi i rincari, ci sarà anche un aumento dell’importo dell’assegno.
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Si passerà quindi da un importo di 175 euro dell’anno 2022, ad un totale di 190 euro, con l’inizio del 2023. Quindi per tutte le famiglio che hanno un Isee fino a 15.000 euro, ci sarà un aumento di 15 euro. Dal momento che i dati di coloro che ricevono l’assegno già si conoscono, l’accredito verrà fatto automaticamente. Ovviamente sempre se non ci sono modifiche nel nucleo familiare, come la variazione del numero dei figli o coloro che compiono il 22esimo anno di età.
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