Flavio Briatore sta infiammando la polemica più hot dell’estate, quella che ha intaccato il simbolo di un’intera nazione: la pizza. Il karma è giunto in maniera impietosa
L’imprenditore piemontese Flavio Briatore è il protagonista della polemica più focosa dell’estate 2022. Le sue dichiarazioni sul simbolo della cucina nostrana, la pizza, hanno fatto adirare non poche persone.
Ma andiamo con ordine e facciamo un riassunto dei capitoli precedenti. Briatore è il proprietario della catena di ristoranti “Crazy Pizza” con locali sparsi in tutto il mondo. I punti vendita si trovano, infatti, in location meravigliose come Londra, Montecarlo, Porto Cervo, Arabia Saudita, Roma e Qatar. L’ultima apertura in ordine di tempo è avvenuta lo scorso 1° marzo nella città di Milano, precisamente nella centralissima via Varese, tra Brera e Garibaldi. I prezzi sono stati giudicati spropositati per una pietanza nota per la sua natura “popolare”. Briatore ha usato la strategia dell’attacco per difendersi, chiedendosi come sia possibile che una pizza possa essere venduta comunemente a soli 4 euro, mettendo in dubbio la qualità degli ingredienti usati.
La categoria dei pizzaioli è insorta contro le parole di Flavio Briatore. Molti non sono stati di certo in silenzio; i più rinomati rappresentanti hanno replicato con veemenza.
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Gino Sorbillo, maestro pizzaiolo e manager dell’omonimo gruppo, ha dichiarato al Corriere della Sera: “In quest’ambito Briatore è l’ultimo arrivato. Sfrutta la popolarità dei pizzaioli napoletani e della pizza per creare polemica e farsi pubblicità. Considerato il vespaio che ha suscitato, ci è riuscito”.
Ha poi aggiunto: “Se volessi aggiungere caviale o Pata Negra non avrei problemi” – ha detto il professionista di settore – “ma non lo faccio per non snaturare l’identità popolare della pizza”.
Emilio Borrelli, consigliere regionale e presidente della commissione Agricoltura della Campania, ha detto: “Sulla pizza napoletana non accettiamo lezioni da chi non ha nessun titolo per farne”.
Il giornalista Roberto Parodi ha replicato a Briatore “Vorrei esprimere il mio parare su questa pizza con il Pata Negra. Il punto principale non è il prezzo o quanto dovrebbe costare una pizza. Il punto è che una pizza con il Pata Negra non si fa. Non è che se un cibo costa tanto lo posso sbattere dappertutto. É l’apoteosi della burinata”.
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Sembrerebbe che il karma sia girato immediatamente in sfavore di Flavio Briatore, costretto a chiudere pochi giorni fa il punto vendita “Crazy Pizza” di Roma per mancanza d’acqua. Nonostante sia stato sollecitato l’intervento Acea non c’è stato nulla da fare
“Non ci hanno neanche detto se era possibile ripristinare o no” – ha raccontato l’ex team manager della Benetton – “e quindi abbiamo dovuto chiudere”.
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