Una decisione Europea che mira a favorire la qualità dell’ambiente ma anche destinata a far discutere e creare divisioni. Un Paese europeo ha già espresso il suo parere negativo
La deadline è tracciata, le auto diesel benzina hanno le ore, o per meglio dire gli anni, contati. L’Europa ha di fatti tracciato le linee guida riguardanti la messa al bando dei veicoli endotermici, destinati a sparire entro il 2035.
La voce grossa, o se non altro il voto contrario, lo ha espresso un paese europeo che ha giusto quel po’ di peso nell’Unione, ovvero la Germania. Di fatti, dacché il paese teutonico, tramite il cancelliere Olaf Sholz aveva espresso un parere favorevole, ha fatto marcia indietro. E il dissenso è arrivato proprio tra le mura amiche, ovvero da Christian Lindner, attualmente Ministro delle Finanze. Una bocciatura che potrebbe pesantemente incidere sulla messa al bando dei veicoli endotermici dal 2035 votato dalla Commissione Europea. Se ultimamente siamo concentrati su come risparmiare sulla benzina, bisogna fare attenzione anche alla decisione che l’UE sta per prendere in maniera definitiva.
La Germania fa dietro front: le ragioni del ministro
Una lotta interna nel governo tedesco: il ministro Lindner ha criticato in maniera veemente la volontà dell’Unione europea. La ragione è da ricercare in termini di processo di crescita, innovazione e sviluppo. Infatti, secondo il ministro l’abbandono di tali veicoli potrebbe causare la paralisi del settore oltre che la sua evoluzione. Il fine non è legato soltanto all‘ingegneria automobilistica, ma al suo utilizzo che potrebbe essere utilizzato (come lo è tutt’ora) per lo sviluppo di propulsori e macchinari di altre case automobilistiche. Sentenziando quindi che il Parlamento dell’Unione Europea stia inoltrandosi in una strada errata, che potrebbe causare gravi perdite economiche.
Investire sui cittadini
La parte di governo tedesco schieratasi contro gli incentivi automobilistici, trova più opportuno investire tali risorse a favore dei cittadini e dei servizi. Nel caso delle automobili, ad esempio, anche fornire buoni benzina alla popolazione. Il tutto sempre per bocca del suo ministro Lindner. Ma il rumore nel governo tedesco è forte, e l’altra parte appoggia totalmente la decisione europea, come sottolinea il Ministro dell’ambiente Steffi Lemke, che sposa in pieno la causa. Insomma, i motori è il caso di dirlo, sono roventi all’interno della politica teutonica.
Rimandati a settembre
Proprio come la più classica indecisione scolastica, la “sentenza” è rimandata a settembre, nel periodo autunnale per essere precisi. Confronti, dibattiti, consensi e disaccordi avranno tutto il tempo di venir fuori (ancora) prima che la Commissione si esprima definitivamente sul destino delle automobili. Non resta che attendere che i motori si plachino e si comprenda se si continuerà su questa strada, considerando gli enormi interessi legati alla benzina e al diesel, o si preferirà (forse una volta per tutte) dare precedenza all’ambiente.