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Se non apri subito la Partita IVA puoi finire nei guai

Published by
Aurora De Santis

Devi assolutamente fare molta attenzione a questo dettaglio molto importante: se in questi casi non apri la Partita IVA rischi grosso!

C’è sempre un bel op’ di confusione quando si tratta di materia fiscale ed in particolare della Partita IVA.

Se non apri subito la Partita IVA puoi finire nei guai – Tuttogratis.it (Foto di Susan Sewert da Pixabay)

Questo tipo di regime fiscale è legato soprattutto al tipo di attività che svolgi e per la quale devi emettere delle fatture. Quest’anno ci sono stati numerosi cambiamenti fiscali come l’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica, le novità sulla dichiarazione dei redditi e molto altro ancora. In molti si chiedono se facendo un’attività extra e guadagnando poco abbiano o meno l’obbligo di apertura della Partita IVA. Se non vuoi rischiare faresti bene ad informarti subito prima di finire nei guai. Ti svelo subito tutto quello che devi sapere in merito per non avere poi brutte sorprese.

Ecco quando diventa obbligatorio aprire la Partita IVA

Ecco quando diventa obbligatorio aprire la Partita IVA – Tuttogratis.it (Foto di StartupStockPhotos da Pixabay)

Tantissime persone confondono la soglia di reddito con l’esenzione dell’apertura della Partita IVA. Infatti, in molti, se effettuano un’attività extra lavorativa i cui ricavi sono inferiori a 5 mila euro all’anno, preferiscono lavorare con la ritenuta di acconto anziché aprirsi la Partita IVA. L’obbligo dell’apertura non è però legato ai ricavi più o meno bassi ma dal tipo di attività svolta. In pratica, sei obbligato ad aprire la Partita IVA nel momento in cui il tuo lavoro extra diventa abitudinario e continuativo nel corso del tempo. Mi spiego meglio.

Se ad esempio sei un consulente e lavori per un’azienda per la quale svolgi una consulenza al mese, sei obbligato ad aprire la Partita IVA. Non importa nulla se guadagni poco perché la legge parla chiaro: se svolgi un impiego duraturo nel tempo allora sei obbligato ad aprire la Partita IVA, a pagare le relative tasse, i contributi previdenziali e a fatturare al tuo clienti o ai tuoi clienti.

Se invece svolgi un lavoro autonomo e occasionale, non sei obbligato ad aprire la Partita IVA. Per esempio, l’estate, e quindi per soli 3 mesi, dai ripetizione ad un ragazzo. In questo caso si tratta di un lavoro occasionale e puoi essere esentato. Se invece dai ripetizioni a questo ragazzo per tutto l’anno e magari lo fai anche con altri alunni allora devi aprire la Partita IVA perché il lavoro è continuativo e non di natura occasionale.

Aurora De Santis

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