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Economia

Contributi a fondo perduto a partire da giugno

Published by
Carolina Gaggero

Dal 6 giugno si potrà fare domanda per un importante aiuto economico. I beneficiari di questa misura sono alcuni tra gli imprenditori più colpiti dalla pandemia da Covid 19 e dal conseguente lockdown. Lo stato ha deciso di fornire loro un aiuto importante, dal punto di vista economico. Questi contributi, infatti, non andranno restituiti per un motivo molto semplice.

Estate non vuol dire solo caldo quest’anno. Il governo ha deciso di far coincidere l’inizio della bella stagione con lo stanziamento di alcuni fondi per una categoria particolarmente vessata per colpa del Covid. Si tratta degli impresari di discoteche ed altri luoghi di ritrovo serali.

Con la chiusura di tutti i locali pubblici, questa categoria professionale ha visto il proprio giro di affari notevolmente ridotto. Per due anni ci sono state notevoli restrizioni
alla loro attività professionale. Prima c’è stata la chiusura, poi sono seguite numerose restrizioni sul numero di persone che potevano accedere ai locali.

Contributi a fondo perduto a partire da giugno – tuttogratis.it

Tutte queste misure hanno significato una perdita economica per le discoteche. Per questo motivo, il governo ha deciso di concedere loro dei contributi per riassestare le loro finanze.
I soldi sono concessi a tutti coloro che hanno una partita IVA attivata prima del 27 gennaio 2022, con codice ATECO 2007 93.29.10, ossia quelle che hanno come attività prevalente
il ristoro.

Contributi a fondo perduto a partire da giugno: come funzionano gli aiuti per le discoteche

Contributi a fondo perduto a partire da giugno – tuttogratis.it

Per accedere agli aiuti bisogna presentare la domanda all’Agenzia delle Entrate: il termine ultimo è il 20 giugno. Si consiglia di non ridursi all’ultimo con l’invio della domanda, perché il sito (Entranel/Fisconline) potrebbe andare in tilt. Quantomeno, si consiglia di completare tutta l’operazione almeno entro il 19 giugno.
Per poter far domanda si devono rispettare alcuni requisiti, oltre alla data di apertura della P.IVA ed il codice ATECO. In particolare, non bisogna aver fatturato più di 2 milioni di euro, nel 2019, e si deve aver subito un calo di fatturato almeno del 30% rispetto all’epoca pre-Covid.
Quando si invia la domanda, bisognerà indicare tutti questi dati, allegando anche l’attestazione di non superamento dei limiti degli aiuti di Stato.
Dopo il 20 giugno, l’Agenzia delle Entrate dividerà i fondi, in base al numero delle richieste arrivate. L’importo massimo è di 25.000 euro per ogni beneficiario.
L’esito sarà comunicato nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”, nella sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”. In caso di successo non si dovrà fare altro che aspettare l’accredito sul conto corrente.

Carolina Gaggero

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