Ci sono delle importanti novità su chi ha o vuole aprire la partita IVA: facciamo subito un po’ di chiarezza in merito.
Non tutti sanno che ci sono delle importantissime novità che riguardano tutti quei lavoratori che hanno aperto o desiderano avere la partita IVA.
Innanzitutto, bisogna capire cos’è la partita IVA e a cosa serve. La partita IVA è un numero che viene assegnato dall’Agenzia delle Entrate ad un soggetto che apre un’attività commerciale o che opera sul mercato come libero professionista. Questo numero serve per identificare la sua attività e dovrà usarlo per fare e ricevere fatture. Ci sono vari tipi di partita IVA in base alla categoria e al lavoro e che hanno dei costi diversi per quanto riguarda le tasse da pagare ogni anno, tramite la dichiarazione dei redditi. Una volta che decidi quale attività svolgere, nell’atto dell’apertura della Partita IVA dovrai dare all’Agenzia delle Entrate il Codice Ateco, un codice tramite il quale si identifica la tua categoria lavorativa. Secondo le norme, quindi chiunque svolga un’attività professionale di natura abituale e che non prevede un’esclusiva, può aprire la Partita IVA. Ciò significa, ad esempio, che se fai lo scrittore puoi lavorare per diversi editori, se i contratti che hai firmato ovviamente non mettano un vincolo.
Erroneamente da ciò che si pensa, anche se sei un lavoratore dipendente e vuoi mettere su una attività parallela indipendente durante il tuo tempo libero, puoi tranquillamente avere anche tu questo regime fiscale. Per legge, infatti, non ci sono delle particolari limitazioni all’apertura della partita IVA, anche chi ha debiti o risulta protestato può aprirla tranquillamente.
Se però pensi di lavorare poco e quindi di fatturare delle piccole cifre che possano aiutarti ad arrotondare il tuo attuale stipendio, visti i costi, forse aprirne una non è proprio una scelta saggia. Ciò non significa che non puoi avere un lavoro indipendente. Infatti la legge prevede che tu possa lavorare in ritenuta di acconto, evitando di pagare troppe tasse e contributi.
Questa agevolazione ha però un vincolo importante. Infatti, se decidi di lavorare con la ritenuta di acconto, significa che l’attività che svolgi è di tipo occasionale e che quindi non ti impiega del tempo ogni giorno. Inoltre, puoi usufruire di questa agevolazione solo se non superi un incasso che superi i 5 mila euro lordi in un anno solare.
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