Johnny Depp è nell’occhio del ciclone: il processo per diffamazione tra lui e l’ex moglie Amber Heard è al centro dell’attenzione di tutto il mondo. Al banco degli imputati sono emersi molti dettagli della vita del divo americano, non solo per quanto riguarda i trascorsi con l’ex moglie, ma anche per le conseguenze che le accuse hanno avuto sulla sua carriera.
Il processo Depp-Heard è il processo del decennio: era da molti anni che un evento giudiziario non riceveva lo stesso seguito. Sui social o su YouTube si possono trovare centinaia di video contenenti le varie testimonianze e le arringhe degli avvocati.
Non c’è da stupirsi: il protagonista ed il caso in questione hanno già alzato migliaia e migliaia di discussioni. Il divo Johnny Depp ha fatto causa all’ex moglie, l’attrice Amber Heard, che ha recitato nel film Aquaman con Jason Momoa, per diffamazione. Lei lo aveva accusato di averla picchiata.
Il caso Depp-Heard si era aperto nel pieno del movimento Me Too: moltissime attrici e donne dello spettacolo aveva denunciato di aver subito degli abusi da parte di manager, registi e colleghi attori. Protagonisti o antagonisti più importanti del movimento sono stato il produttore Harvey Wenstein, condannato a 23 anni di carcere in seguito a decine e decine di accuse, e l’attore premio Oscar Kevin Spacey, il quale ha affrontato anch’egli varie accuse, alcune delle quali decisamente controverse visto che si riferiscono a fatti che si sarebbero svolti più di 20 anni. Alcuni dei casi di Spacey sono stati già archiviati ma un ritorno sulle scene sembra piuttosto difficile.
Johnny Depp sembrava dover entrare a far parte di uno strano terzetto, ma la situazione si è ben presto complicata. A seguito alle accuse della ex-moglie, l’attore ha rivelato di essere stato lui ad aver subito delle violenze. Depp, durante il matrimonio, è stato pure ricoverato in ospedale perché Heard ha scagliato contro di lui una bottiglia di vodka, causandogli una ferita ad un dito che ne avrebbe compromesso la mobilità.
Il processo Depp-Heard
Il mondo era rimasto sconvolto nel leggere le accuse di Heard. Molti quotidiani e persone sui social hanno seguito il tipico modus operandi che ha, tristemente, caratterizzato il Me Too, imbastire un vero e proprio “tribunale popolare” per giudicare quelli che a tutti gli effetti sono fatti di vita privata. Il quotidiano britannico “Sun” ha definito il divo un “picchia-mogli”, appellativo che ha provocato l’immediata reazione di Depp: l’attore ha chiamato in causa la testata giornalistica per diffamazione, ma il tribunale britannico ha negato la presenza di diffamazione in quanto il giornale si sarebbe espresso coerentemente in base alle informazioni in suo possesso, ossia le dichiarazioni della Heard.
Ma il processo a cui è legata la carriera di Johnny Depp è quello che si sta svolgendo in questi giorni in America e sta tenendo incollati agli schermi – di computer e smartphone – milioni di persone.
Le conseguenze per la carriera di Depp
Johnny Depp ha rivelato in varie occasioni – e lo ha ribadito durante il processo – della depressione che lo ha colpito in seguito alle violenze subite dall’ex moglie. Era noto da molto tempo il problema di alcolismo che lo affliggeva: sul set dell’ultimo film di Pirati dei Caraibi – saga cinematografica fondamentale per la carriera di Depp insieme alla collaborazione con l’eccentrico regista Tim Burton – l’attore si presentava spesso in stato di ebbrezza, tanto da non riuscire a ricordarsi le battute che doveva pronunciare: alla fine la produzione è stata costretta a dare un’auricolare all’attore con un suggeritore che gli diceva cosa dire…
Si tratta di una situazione piuttosto triste se si considera che la consacrazione di Johnny Depp a divo di Hollywood è anche merito del pirata Jack Sparrow. La collaborazione con la Disney si è conclusa nel peggiore dei modi, con la decisione da parte della compagnia di escludere l’attore dal franchising: la scelta ha sollevato parecchi dubbi dato che a molti un Pirati dei Caraibi senza Jack Sparrow sembra un’eventualità impensabile.
Pirati dei Caraibi non è l’unica saga da cui Depp è stato escluso. L’attore era, da poco, entrato a far parte del magico mondo di Harry Potter, nel ruolo di Gellert Grindelwald. La sua entrata in scena aveva destato parecchie polemiche, visto che l’uscita dei primi due film era coincisa proprio con l’accusa di aver picchiato l’ex moglie. Alla fine del processo contro il Sun, la Warner Bros ha deciso di chiedere le dimissioni di Depp, optando per una sostituzione in corso d’opera con il danese Mads Mikkelsen, che comunque ha fatto un ottimo lavoro in Animali Fantastici: I segreti di Silente.
Il patrimonio di Johnny Depp
L’esclusione da molte produzioni cinematografiche non poteva non avere effetti sul patrimonio personale di Depp.
Per moltissimi anni, il divo è sempre stato sulla cresta dell’onda, sia per quanto riguarda a ruoli sia per guadagni.
Con una carriera iniziata già a metà degli anni ’80, la vera e propria consacrazione è avvenuta con la collaborazione con il maestro Tim Burton, di cui Depp è diventato attore feticcio e proprio il ruolo del pirata Jack Sparrow.
La saga piratesca è stata la saga originale di punta della Disney e ancora oggi è rimasta imbattuta per successo di pubblico.
Grazie a questo ruolo, Johnny Depp è diventato l’attore più pagato di Hollywood: per partecipare al 4° film del franchise la Disney gli aveva staccato un assegno da 70 milioni di dollari. Attualmente, l’attore più pagato di Hollywood è lo “schiaffegiattore” Will Smith, con un guadagno di 40 milioni di dollari. Nel corso degli anni Depp ha raccolto un patrimonio di circa 200 milioni di dollari, anche se recentemente egli ha fatto causa ai suoi commercialisti accusandoli di avergli rubato 650 milioni di dollari. Depp è anche famoso per essere il proprietario di un’isola con 3 spiagge.
Non sono note, a livello numerico, i cali di patrimonio, ma sicuramente l’attore deve averne registrato, visto che ha perso comunque due ruoli di punta in importanti saghe cinematografiche.