L’Italia è uno dei paesi con le tasse più alte d’Europa. Gli altri paesi a fare concorrenza in questo campo sono altri grandi paese europei, tra cui Francia e Germania. Il Bel Paese ha sempre occupato delle posizioni vicine alla vetta, e dopo i due anni di pandemia è attesa una risalita verso l’alto.
Alcuni anni, l’Italia è riuscita a classificarsi pure prima, per esempio nel 2019, quando ha raggiunto la quota 48,2% per quanto riguarda la tassazione. Nel 2020, l’Italia si è “liberata dalle tasse” a partire dal 5 giugno: quattro giorni in più rispetto alla media europea dei Paesi euro e sei giorni in più rispetto alla media di tutti e 27 i Paesi.
Il 5 giugno coincide con il tax freedom day, ossia il giorno dal quale si comincia a lavorare solo per sé stessi e non per ripagare lo Stato.
La classifica europea
L’Italia è, da oltre vent’anni, uno dei paesi dove si pagano più tasse in Europa. Un confronto con gli altri paesi europei mette in mostra come l’Italia non sia però l’unico paese con una pressione fiscale piuttosto pensante. Nella classifica, la Francia si aggiudica il primo posto: il suo tax freedom day supera la media europea di ben 19 giorni. Seguono a ruota i Paesi Bassi con +11 giorni di lavoro per pagare le tasse, mentre in Spagna la situazione ricorda molto quella francese con una media per il tax freedom day che si aggira intorno a +20 giorni.
Tra i Paesi più “virtuosi”, ossia quelli con meno imposizione fiscale, si può trovare invece l’Irlanda, dove la pressione fiscale è molto più bassa, con una cifra pari 20,7% ed il tax freedom day si ferma dopo 76 giorni lavorativi da inizio anno. Nel 2022, l’Irlanda ha raggiunto il traguardo il 16 marzo, ben 81 giorni prima della data italiana.