Suolo pubblico gratis: l’appello degli ambulanti

La fine delle restrizioni da pandemia si sta facendo sentire in tutti gli aspetti della vita privata e sociale delle persone ed anche delle aziende. Tuttavia non tutti gli effetti sono positivi. A livello economico, la decadenza di molte misure mitiganti create per andare incontro alle persone e ai lavoratori possono creare ben più di un disagio…

Il 31 marzo si è concluso ufficialmente lo stato di emergenza che era stato indetto due anni prima, con il palesarsi dei primi contagi da Covid 19 in Italia. Per il mese di aprile sono state mantenute alcune restrizioni, ma ormai mancano pochissimi giorni alla fine del mese, al termine del quale decadranno anche la maggior parte delle misure che erano rimaste in vigore, come il green pass o l’uso delle mascherine all’interno.

Suolo pubblico gratis l’appello degli ambulanti – tuttogratis.it

Tuttavia, la fine dello stato emergenziale non equivale solo al termine di molte misure restrittive che avevano condizionato in maniera – più o meno – negativa la vita e gli affari di moltissime persone. La chiusura di questo periodo equivale anche alla decadenza di molte misure economiche che erano state adottate dal governo per cercare di dare una mano a chi era in difficoltà. Per quanto riguarda il comparto pubblico, verranno ripresi i tagli di spesa che erano stati programmati prima della pandemia. Ma non bisogna andare nemmeno troppo lontano per vedere che il ritorno alla normalità potrebbe risultare difficile per molti.

Il problema degli ambulanti

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Per incontrare dei lavoratori in difficoltà non bisogna andare molto lontano, basta scendere sotto casa ed andare al mercato settimanale.
La fine dello stato emergenza per i venditori ambulanti che vanno ad animare i mercatini settimanali significa fine dell’esonero di pagamento del suolo pubblico: era una misura che era stata adottata per andare incontro ad una delle categorie più colpite dalla pandemia. I mercati cittadini hanno subito fortissime restrizioni e chiusure durante tutto l’arco della pandemia.
Per cui i vari enti, comuni in primis ma non solo – avevano offerto il loro supporto esentando i venditori dal pagamento della Consap, ossia la tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Ufficialmente l’esenzione è scaduta ufficialmente il 31 marzo 2022, ma moltissimi hanno chiesto una proroga almeno fino a settembre, in modo da avere pieno supporto durante la fase di ripresa che potrebbe non essere certa come si crede: i casi di positività non sono affatto scomparsi e molti frequentatori dei mercati rionali, come gli anziani, potrebbero decidere di tenersi a debita distanza per cercare di tutelare la loro salute.

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