Dopo la guerra Russa-Ucraina i prezzi dei carburanti sono saliti alle stelle, causando ripercussioni economiche di larga portata, colpendo maggiormente proprio i cittadini. Ma fin quando dureranno i tagli delle accise sulla benzina?
Con le varie crisi scaturite dagli alti livelli di tensione tra Russia e Ucraina, il settore dei combustibili fossili è sicuramente tra quelli più colpiti. Questo si traduce in una maggiore spesa per la benzina, diesel o gpl sia per i cittadini che per le imprese. Con i prezzi in salita dei carburanti, recarsi ogni giorno a lavoro sta diventando davvero un problema, soprattutto per chi lavora lontano dalla propria abitazione, riducendo in questo modo i guadagni per via delle spese di trasporto.
Il governo però, alla luce delle varie difficoltà dei cittadini e ai vari scioperi degli autotrasportatori, ha deciso di tagliare momentaneamente le accise, portando il prezzo della benzina a costi più accessibili, quasi com’erano all’inizio della guerra. Infatti lo sconto è di ben 30,5 centesimi per litro, calcolando sia il taglio delle accise che quello dell’iva. La preoccupazione di uno slittamento del prezzo però è ancora molto alta e quindi: per quanto ancora durerà il taglio delle accise?
Come detto in precedenza, i carburanti hanno ormai raggiunto prezzi non sostenibili per i cittadini e le imprese che lavorano sui trasporti, al punto che la benzina era arrivata a costare più di 2 euro al litro. Il governo quindi aveva inizialmente indetto un periodo di tregua per quanto riguarda le accise, tagliandole temporaneamente per un periodo di 30 giorni. Oltre a questa manovra del governo, è possibile accedere al Bonus Benzina per riuscire a risparmiare da 200 euro.
Come però possiamo facilmente dedurre, questo lasso di tempo non è stato sufficiente per ritornare alla normalità, vista la grave situazione Russa-Ucraina e l’instabilità del mercato attuale per quanto riguarda l’energia e i carburanti. Per venire incontro ai bisogni dei cittadini, il governo e il ministro dell’Economia Daniele Franco, hanno deciso di attuare una proroga di 10 giorni al decreto che regolamenta il taglio delle accise, in modo che il prezzo resti invariato o addirittura in calo fino al 2 maggio.
Al momento i prezzi medi basati sulla stima nazionale sono più o meno gli stessi, rimanendo stabili su queste cifre:
Benzina: 1,794 euro al litro
Diesel: 1,788 euro al litro
Benzina sevita da operatore: 1,934 euro al litro
Diesel servito da operatore: 1,931 euro al litro
Gpl: 0,854 euro al litro
Metano: 2,229 euro al litro
Questa è sicuramente una buona notizia per tutti i consumatori, che potranno continuare a viaggiare in modo più sostenibile, riuscendo a rientrare nei costi derivati dagli spostamenti per lavoro o per la vita familiare. Se siete invece interessati a conoscere i motivi dietro l’alto prezzo dei carburanti in Italia, ecco perché la benzina costa così tanto.
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