Scopriamo insieme il Bonus dedicato all’assunzione dei giovani. Quest’agevolazione ha l’obiettivo di incentivare da parte delle aziende.
Il bonus di cui vogliamo parlarvi è per le assunzioni, in particolare è rivolto per quei giovani che non hanno mai avuto un lavoro stabile. Questo Bonus è stato confermato nella Legge di Bilancio 2022, estendendo questa possibilità anche a quelle aziende che stanno vivendo un periodo di crisi. Ma entriamo nel dettaglio.
Bonus assunzioni giovani 2022: come funziona
Questo Bonus è stato introdotto per agevolare l’inserimento lavorativo per la fascia giovane di lavoratori. Di fatto prevede un’agevolazione per quelle aziende che assumono giovani fino a 35 anni e che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato.
Quindi non sono contemplati contratti da apprendista, lavoro intermittente e in generale contratti diversi dal tempo indeterminato. Detto questo vediamo come funziona.
Il bonus assunzioni giovani offre uno sgravo fiscale del 100% rispetto la contribuzione previdenziale dovuta, ad esclusione dei premi Inail e quel tipo di contribuzione che non è previdenziale. La soglia massima all’anno è di 6 mila euro, ma viene ridotto in quei caso dove l’assunzione è part-time.
Legge di Bilancio 2022, come anticipavamo, ha allargato i beneficiari contemplando anche per quelle aziende che stanno vivendo un periodo di crisi. In particolare questo bonus può essere richiesto da tutti i datori di lavoro privati. Ma sono compresi anche:
- Settore agricolo;
- Enti pubblici economici;
- Istituti autonomi case popolare, trasformati in enti pubblici economici;
- Enti che sono diventati società di capitali;
- Aziende costituite anche in consorzio;
- Enti morali;
- Enti ecclesiastici.
LEGGI ANCHE: La licenza per un lavoro che costa pochissimo
Ma sono esclusi dal bonus:
- Amministrazioni dello Stato,
- Aziende e amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;
- Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, enti di vasta area;
- Università;
- Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
- Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
- Amministrazioni, aziende ed enti del Servizio Sanitario Nazionale.
LEGGI ANCHE: Alcuni consigli per trovare un lavoro: la strategia vincente
Per inviare la domanda: i datori di lavoro dovranno seguire le istruzioni del messaggio Inps n° 3389. Nello specifico dovranno indicare quei lavoratori ai quali spetta l’esonero, valorizzando, l’elemento Imponibile e il Contributo della sezione Denuncia Individuale.