A chi spetta il congedo straordinario della legge 104: ecco quali sono i requisiti e come funziona.
I parenti di persone che hanno disabilità, ai sensi della legge 104, dispongono del diritto a congedo straordinario INPS, che consente loro di avere due anni di aspettativa retribuita. Tuttavia, questo tipo di congedo non è riconosciuto universalmente a tutti i parenti di persone disabili, ma solo a coloro che hanno un familiare a cui è stata riconosciuta una disabilità grave. Questo tipo di permesso permette alle persone che soffrono di disabilità gravi di essere assistite. Non bisogna però confondere questo congedo con quello mensile che da diritto a 3 giorni al mese.
A chi spetta il congedo
Il congedo straordinario può essere richiesto sia da dipendenti pubblici sia privati, ma questi devono rientrare in particolari categorie.
Coloro che possono fare richiesta sono:
– il coniuge convivente
– i genitori
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– uno dei figli conviventi, a patto che coniuge o genitori siano deceduti, mancanti o anch’essi colpiti da una patologia invalidante
– uno dei fratelli o delle sorelle, a patto che figli, coniuge o genitori si trovino nelle situazioni sopra indicate
– un parente entro il terzo grado, in assenza di fratelli/sorelle, figli, genitori.
Cosa spetta e le modalità di pagamento
Chi ha diritto al congedo retribuito può godere di una cifra pari all’ultima mensilità percepita prima di fare richiesta del contributo. In tutti i casi, il limite imposto dalla legge è di due anni. Nel periodo di congedo non si possono maturare ferie, tredicesime o TFR, ma si ha comunque la copertura contributiva. Gli anni di congedo sono compresi nel calcolo dell’anzianità pensionistica.
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Per chi lo desiderasse, è anche possibile spezzare i due anni del congedo. La domanda va presentata all’INPS, che è l’ente che si occuperà di corrispondere i soldi del congedo, o sul sito web o tramite patronato.