Ecco una spiegazione dettagliata riguardo al bonus confermato dalla Legge di Bilancio del 2022.
Tra i tanti Bonus confermati dalla Legge di Bilancio, che è stata approvata lo scorso dicembre, c’è n’è uno – ma non è l’unico – che si incentra su un’attività a sfondo culturale: la musica. Lo scopo è quello di contrastare la povertà educativa che mette a rischio la formazione dei giovani, con degli aiuti ad un’attività che è ritenuta benefica sotto molti aspetti. Bisogna, però, fare attenzione a non confonderlo con il precedente incentivo che era stato attivato nel 2020 e nel 2021. Il Bonus Musica di questo biennio era rivolto alle famiglie con reddito medio annuo non superiore ai 30.000 euro e consisteva nell’erogazione di una somma pari a 200 euro, che dovrà essere indirizzata allo studio della musica.
Invece, a partire da quest’anno è stato pensato in maniera diversa. Ecco tutti i cambiamenti che bisogna conoscere riguardo a questo incentivo che vuole dare una mano ad arricchire il bagaglio culturale dei più giovani.
Per l’esattezza, il Bonus Musica è una detrazione fiscale del 19% a cui possono accedere tutte le famiglie che iscriveranno i propri figli minorenni a conservatori, bande, cori e scuole di musica: l’età dei bambini e dei ragazzi deve essere compresa fra i 5 e i 18 anni. Tuttavia, prima bisogna attendere i decreti attuativi, che hanno il compito di rendere questo tipo di incentivi “reali”. Per ora si potrà detrarre il bonus per il 2021, nella dichiarazione Irpef. Ma bisogna capire se, anche nel 2022, le famiglie potranno usufruirne.
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Potranno beneficiare di questo incentivo, tutte le famiglie che hanno un reddito non superiore a 36.000 euro (a partire da quest’anno, in Bonus è accessibile ad un numero maggiore di famiglie), per l’iscrizione dei propri figli a conservatori, cori, bande, scuole di musica iscritte nei registri regionali e scuole di musica riconosciute da una Pubblica Amministrazione per lo studio e la pratica della musica, e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica.
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Per poterne usufruire bisognerà effettuare tutti i pagamenti in maniera tracciabile. Mentre, per poter richiedere la detrazione, si dovrà aspettare il 2023 per poter fare la dichiarazione Irpef.
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