Prestito o mutuo? vediamo quali sono i pro e i contro e cosa conviene a seconda della tua esigenza. Facciamo chiarezza una volta per tutte.
Se hai bisogno di richiedere del denaro, il mercato creditizio propone diverse soluzioni. Ognuna di queste, specifiche e per esigenze diverse, vediamo insieme in questo vademecum le differenze principali, per capire come muoverci. Parlando di mutuo e prestito, iniziamo subito a delineare i punti che accomunano e quelli che caratterizzano queste 2 modalità.
Prima di scegliere un opzione piuttosto che l’altra, occorre conoscere le due diverse modalità di richieste. È l’unico modo per capire quella che può fare per noi.
Il mutuo e il prestito qualcosa in comune ce l’hanno, infatti sono ambedue dei contratti tra 2 soggetti: un debitore e un creditore. Solitamente la banca è quella che rilascia la somma che il richiedente desidera e quest’ultimo assicura che sarà in grado di restituirla. Lo farà con una una quota di interessi e con delle rate periodiche entro un limite di tempo prestabilito. Altro punto che accomuna queste modalità è la procedura di verifica da parte della banca per quanto riguarda l’affidabilità finanziaria di colui che chiede il finanziamento.
Se c’è un immobile è consigliabile virare sulla scelta di un mutuo ipotecario. Persino il termine lo suggerisce, l’ipoteca assicura che il debito in una situazione dove c’è un bene come un immobile, avrà una somma con tassi più convenienti. Questa modalità infatti è l’opzione più usata grazie alla sua flessibilità di durata, che può essere estesa fino a 40 anni. Oltre che la convenienza di chiedere anche somme elevate, anche fino all’80% della somma dell’acquisto della casa. Per quanto riguarda il prestito invece, anche lui è molto usato, ma per importi più bassi e scadenze più limitate. Può essere personale e usato per qualsiasi obiettivo e anche finalizzato.
Ipoteca: se il mutuo si accende per comprare un immobile viene aperta un’ipoteca a favore della banca e per rendere ufficiale il contratto interviene il notaio. Interessi: la banca che concede il mutuo o il prestito applicherà l’interesse per calcolare la modalità di rimborso. Nel caso del mutuo può essere fisso o variabile, ma possono intervenire anche altre clausole che possono modificare le singole rate. Per il prestito invece la somma è fissa e stabilita già nel contratto. Bisogna dire che nel mutuo il tasso è più basso.
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Tempi: quando si chiede il mutuo, la banca deve fare dei controlli e per questo la procedura può diventare lunga. Si possono protrarre ancora di più nel momento in cui interviene il notaio che deve fare le verifiche sull’immobile. Quando si richiede un prestito la risposta è decisamente immediata, possono concederlo anche in meno di un giorno. Durata: i prestiti chirografari hanno un limite di durata di 10 anni, il mutuo ipotecario ha una durata minima di 5 anni e massima di 40 anni.
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Importo: la somma è un nodo cruciale per scegliere. Sotto un certo importo il prestito il quale non richiede costi notarili e l’iscrizione ipotecaria, è più conveniente. Ma se stiamo parlando di somme alte invece il mutuo anche se ha spese più corpose, soprattutto agli inizi, ha degli interessi più bassi.
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