Hai mai provato il metodo della pulizia della morte svedese? Pulire sarà facile e veloce
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Anna Antonucci
4 settimane ago
Puoi finalmente accantonare tutti i metodi di pulizia che usavi fino ad ora. È tempo di provare il metodo della pulizia della morte svedese
Con l’arrivo del nuovo anno, molti cercano di rinnovare le proprie abitudini di pulizia, desiderando una casa sempre impeccabile senza troppo impegno. Un metodo che sta guadagnando popolarità è lapulizia della morte svedese, un approccio più semplice e pratico rispetto al decluttering tradizionale.
Nonostante il nome possa sembrare inquietante, questa tecnica è tutto tranne che lugubre. Si tratta di un sistema efficace per mantenere la casa in ordine, liberandosi di oggetti inutili e organizzando spazi in modo funzionale. L’idea principale è di eliminare gradualmente il superfluo, creando un ambiente più sereno e meno disordinato. A differenza del decluttering, che può risultare più emotivo e complesso, la pulizia della morte svedese si concentra sulla praticità e sulla semplicità, permettendo di agire senza troppi rimorsi.
Metterlo in pratica è facile e, una volta adottato, diventa naturale da seguire durante l’anno. Non solo aiuta a tenere tutto in ordine, ma previene anche il formarsi di quel caos che spesso si accumula nelle nostre case. Con questa metodologia, sarà possibile mantenere l’ambiente domestico più pulito e organizzato, senza dover affrontare lunghe sessioni di pulizia straordinaria.
Metodo della pulizia della morte svedese: ecco come funziona
Nel 2017, l’esperta Margareta Magnusson ha introdotto il concetto della “pulizia della morte svedese” nel suo libro The Gentle Art of Swedish Death Cleaning. Questo metodo si ispira a una tradizione svedese che invita le persone a mettere in ordine la propria casa in vista della morte, con l’obiettivo di alleggerire i propri cari da un compito difficile, ovvero gestire le cose personali dopo la propria scomparsa.
Simile al famoso decluttering di Marie Kondo, la pulizia della morte svedese incoraggia a fare una riflessione profonda su ogni singolo oggetto posseduto, decidendo se conservarlo, venderlo, regalarlo o buttarlo via. Magnusson consiglia di iniziare questo processo intorno ai sessant’anni, ma il suo approccio pratico può essere adottato anche come routine di pulizia, aiutando a mantenere la casa sempre in ordine senza l’accumulo di oggetti inutili.
Per affrontare il compito, è utile cominciare con zone poco emotive della casa, come la cucina. Un primo passo potrebbe essere la pulizia della dispensa, eliminando prodotti scaduti, cibi incompleti o spezie vecchie. Questo tipo di attività offre soddisfazione immediata e motiva a proseguire con il decluttering.
Inoltre, Magnusson suggerisce di pianificare l’ordine delle operazioni, partendo dalle cose meno significative e arrivando a oggetti più legati a ricordi personali. L’obiettivo è ridurre il superfluo e mantenere solo ciò che è essenziale, alleggerendo non solo la propria vita, ma anche quella degli altri.
Anna Antonucci
Sono Anna Antonucci, amo scrivere, e da circa 4 anni collaboro con alcune testate giornalistiche. Nella vita opero nel campo del social media marketing e copywriting, ma il mio sogno è diventare giornalista. A breve avrò il tesserino da pubblicista, dopodiché potrò studiare per l'esame di stato per diventare giornalista.