Pulizia del condominio: pagano tutti?
Nel contesto di un condominio, le decisioni che riguardano la gestione e la manutenzione degli spazi comuni devono essere prese durante le riunioni periodiche tra i proprietari. Un esempio di decisione che si può discutere in queste occasioni è l’affidamento del servizio di pulizia delle scale. Poiché le spese per la manutenzione delle aree comuni coinvolgono tutti i condomini, è importante stabilire come suddividerle in modo equo. Generalmente, i costi vengono distribuiti in base ai millesimi, che riflettono la quota di proprietà di ciascun condomino rispetto all’intero edificio.
Tuttavia, questa modalità di ripartizione potrebbe non essere del tutto giusta, soprattutto per chi vive al piano terra e non utilizza le scale. Infatti, i condomini ai piani più alti, che percorrono le rampe di scale quotidianamente, potrebbero trovarsi a contribuire più pesantemente alla spesa rispetto a chi non le usa affatto. Il Codice Civile, all’articolo 1124, interviene su questo aspetto, stabilendo che i costi di manutenzione di servizi come le scale e l’ascensore debbano essere addebitati solo a chi effettivamente li utilizza.
Pertanto, chi vive al piano terra non dovrebbe essere chiamato a pagare per la pulizia delle scale, a meno che non si tratti di spese relative a tutte le aree comuni del condominio. La ripartizione delle spese deve avvenire in modo proporzionale all’utilizzo effettivo di ogni servizio. Se il regolamento condominiale non specifica modalità diverse di suddivisione, l’assemblea può decidere come applicare questa logica, eventualmente integrando le disposizioni del Codice Civile. In assenza di un regolamento chiaro, le regole generali possono essere adattate alle necessità del condominio.