Risparmiare sulle bollette: ecco l’escamotage sui riscaldamenti
Esiste un metodo piuttosto semplice che potrebbe aiutare a ridurre i costi delle bollette di luce e gas, ma va utilizzato con cautela, poiché potrebbe comportare dei rischi. Si tratta di abbassare la temperatura della caldaia e ridurre il riscaldamento dei caloriferi. Questa soluzione, seppur allettante per il risparmio, non è priva di controversie tra gli esperti, che avvertono di possibili conseguenze indesiderate.
Il principio è che, riducendo la temperatura dell’acqua a circa 55 gradi, si può ottenere un abbassamento significativo delle spese per il gas. Alcuni, come il tiktoker The Sterling Man, suggeriscono che abbassare ulteriormente la temperatura, portandola a 50 gradi, può contribuire ulteriormente a tagliare i costi. Addirittura, Octopus Energy, una società impegnata nella sostenibilità, consiglia di impostare i caloriferi su 50 gradi per massimizzare il risparmio. A supporto di questa pratica, l’Energy Saving Trust ha confermato che ridurre la temperatura dell’acqua può portare a un miglioramento dell’efficienza energetica, con un risparmio potenziale del 4-5%.
Tuttavia, è importante considerare che ridurre troppo la temperatura potrebbe comportare rischi per la salute, specialmente in presenza di caldaie con serbatoi d’acqua. Infatti, temperature inferiori ai 65 gradi potrebbero favorire la proliferazione della Legionella, un batterio potenzialmente pericoloso. Inoltre, in alcune abitazioni, la temperatura più bassa potrebbe non essere sufficiente a garantire il comfort, con stanze che restano fredde, il che può rendere il risparmio controproducente.