L’idea di una nuova tassa sulla casa non può che suscitare malcontento, soprattutto in un periodo in cui le difficoltà economiche sono sempre più evidenti. Aggiungere ulteriori costi per proteggere l’abitazione, già frutto di tanti sacrifici, viene percepito come un’ingiustizia da molti. Il riferimento è a una possibile assicurazione obbligatoria per proteggere le case dai danni causati da eventi catastrofici. Questi, anche se utili, aggiungerebbero un ulteriore fardello finanziario per i cittadini.
Al momento, questa proposta non è ancora definitiva, ma è stata già introdotta una misura simile per le imprese, grazie alla Legge di Bilancio 2024. Si attende però il decreto attuativo che chiarirà le modalità di applicazione. In mancanza di questa assicurazione, i proprietari potrebbero essere penalizzati nell’accesso ai bonus e alle sovvenzioni del governo. Si tratta di strumenti fondamentali in caso di emergenza.
Le associazioni di categoria Fiaip, Fimaa e Anama hanno espresso una forte opposizione, definendo questa tassa come un ulteriore peso per i cittadini già provati. Hanno invece suggerito soluzioni alternative, come il miglioramento delle infrastrutture, la promozione della cultura della prevenzione e incentivi che incoraggino i proprietari a proteggere le proprie abitazioni senza costringerli.