Finalmente tutte le famiglie con reddito basso possono fare domanda per il Superbonus: soldi a fondo perduto per l’efficientamento energetico
Negli ultimi anni, il tema dei bonus statali per l’efficientamento energetico ha suscitato grande interesse, soprattutto grazie al Superbonus, una delle agevolazioni più discusse. Questo incentivo è stato introdotto per sostenere i cittadini nella realizzazione di lavori di miglioramento energetico, ma il suo percorso è stato costellato di modifiche e problematiche.
Inizialmente, il Superbonus copriva il 110% delle spese, permettendo di effettuare lavori senza alcun costo per il proprietario, con lo Stato che si faceva carico dell’intero importo. Tuttavia, con il passare del tempo, il bonus ha subito varie riduzioni, trasformandosi prima in un Superbonus al 90% e, infine, al 70%.
Nonostante il ridimensionamento delle coperture finanziarie, permangono diverse difficoltà nell’avanzamento dei lavori. Burocrazia, modifiche normative e complicazioni tecniche rendono ancora oggi complessa la piena realizzazione degli interventi, lasciando molti cantieri fermi o incompleti. Il Superbonus resta un’opportunità interessante, ma la sua efficacia sembra essere condizionata dalle frequenti modifiche legislative e dai rallentamenti operativi. Scopriamo tutti i dettagli.
Nel 2023, alcune famiglie che avevano avviato lavori di ristrutturazione con il Superbonus hanno visto bloccati i finanziamenti e i rimborsi durante l’esecuzione dei lavori. Per venire incontro a queste situazioni, il decreto Superbonus 2024, pubblicato il 5 settembre, prevede misure specifiche.
Il decreto stabilisce le linee guida per l’erogazione di contributi destinati a coprire le spese sostenute nel 2024 per interventi di efficienza energetica, sismica, fotovoltaico e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Questo aiuto è principalmente indirizzato a chi, avendo completato almeno il 60% dei lavori entro la fine del 2023, deve terminare gli interventi tra gennaio e ottobre 2024.
Le richieste di finanziamento devono essere presentate entro il 31 ottobre. Il contributo può coprire fino al 30% delle spese totali, ma è importante notare che i fondi disponibili sono limitati. Chi presenterà la domanda dopo l’esaurimento dei fondi potrebbe non ricevere nulla. Inoltre, il bonus è riservato alle famiglie con difficoltà economica: i singoli nuclei devono avere un reddito annuale massimo di 15mila euro, con limiti più elevati per le famiglie più numerose.
Per accedere al bonus, è necessario inviare la domanda attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, corredandola della documentazione necessaria che attesti lo stato dei lavori.
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