L’errore da non fare durante la ricerca di lavoro
Quando i recruiter valutano un candidato, non si limitano a esaminare il curriculum e le esperienze lavorative. Un elemento sempre più rilevante nel processo di selezione è l’analisi dei profili social del candidato. Molti non si rendono conto che i post e le foto condivisi online possono avere un impatto decisivo sulle loro possibilità di ottenere un lavoro.
Secondo un’indagine condotta da “The Adecco Group”, circa il 51% dei recruiter ha ammesso di aver scartato un candidato dopo aver visto contenuti inappropriati sui social media. Foto poco professionali, post controversi o commenti discriminatori possono compromettere seriamente una candidatura, anche se il curriculum è impeccabile.
I social media, infatti, vengono utilizzati non solo per cercare talenti, ma anche per valutare se il candidato è in linea con i valori dell’azienda. Per questo, è fondamentale che chi cerca lavoro presti attenzione a come si presenta online, curando i contenuti in modo da trasmettere un’immagine coerente con la posizione per cui si sta candidando. Il segreto sta nel mantenere un equilibrio tra vita privata e professionale, evitando banalità o eccessi. Ad esempio, chi cerca lavoro come personal trainer dovrebbe evitare di postare foto a petto nudo, preferendo contenuti che riflettano professionalità e competenza.