Slitta l’apertura delle scuole per il troppo caldo: ecco qual è la verità
Published by
Anna Antonucci
3 mesi ago
L’intensità del caldo è fuori controllo. Si stanno creando, infatti, molti disagi come l’apertura posticipata delle scuole: la verità
Quest’estate il caldo è davvero intenso, con temperature che sembrano superare ogni record. Il riscaldamento globale sta portando a disagi sempre più evidenti, rendendo difficile affrontare la stagione con serenità. Un tempo, l’estate era sinonimo di vacanze al mare, giornate all’aperto e spensieratezza. Oggi, però, per molti sta diventando un vero e proprio incubo.
Le temperature elevate non solo durano più a lungo, ma iniziano già a farsi sentire da maggio e persistono fino a settembre. Questo prolungato periodo di caldo estremo non solo affatica il corpo, ma influisce negativamente anche sull’umore e sulla qualità della vita. Per molte persone, l’estate non è più la “bella stagione” di un tempo, ma un periodo in cui la gestione del caldo diventa una sfida quotidiana.
Le ondate di calore, sempre più frequenti e intense, mettono a dura prova non solo le persone, ma anche le infrastrutture e gli ecosistemi. Gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire ovunque, e l’estate, un tempo attesa con gioia, è ora vissuta con preoccupazione e stress. Purtroppo, questa stagione non può più essere affrontata con la stessa leggerezza di un tempo. Dalle ultime indiscrezioni, sembra che anche l’apertura delle scuole andrà a slittare. Ma qual è realmente la verità?
Slitta l’apertura delle scuole per via del caldo? La verità
Negli ultimi giorni, si è aperto un dibattito tra famiglie e addetti ai lavori sulla possibilità di posticipare l’inizio dell’anno scolastico 2024 a ottobre. Con l’avvicinarsi di settembre, periodo in cui solitamente gli studenti italiani tornano in aula secondo i calendari scolastici regionali, molti si interrogano se il caldo previsto per il mese di settembre e l’inadeguatezza delle strutture scolastiche possano rendere difficile un avvio sereno delle lezioni.
La proposta di ritardare il primo giorno di scuola è stata avanzata dal sindacato Anief, con il suo presidente Marcello Pacifico che ha ricordato come, fino a cinquant’anni fa, l’anno scolastico iniziasse proprio il 1° ottobre. Il sindacato sottolinea l’aumento delle temperature medie e la necessità di adeguare il calendario scolastico per garantire il benessere degli studenti.
Anche il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha appoggiato questa proposta, esortando il Ministero dell’Istruzione e altri enti a considerare seriamente la questione. Tuttavia, le prime reazioni del Ministero sono state contrarie a questa ipotesi, rassicurando così i genitori che temono un prolungamento delle vacanze estive.
Attualmente, le date del rientro scolastico rimangono confermate per settembre, variando da regione a regione. Ad esempio, gli studenti della Provincia di Bolzano torneranno in aula il 5 settembre, mentre quelli di Abruzzo, Basilicata e altre regioni rientreranno il 16 settembre.
Anna Antonucci
Sono Anna Antonucci, amo scrivere, e da circa 4 anni collaboro con alcune testate giornalistiche. Nella vita opero nel campo del social media marketing e copywriting, ma il mio sogno è diventare giornalista. A breve avrò il tesserino da pubblicista, dopodiché potrò studiare per l'esame di stato per diventare giornalista.