Se a casa ti sono arrivate queste bollette, non le devi pagare
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Anna Antonucci
7 mesi ago
Non è mai piacevole quando arrivano le bollette a casa, ma non tutti sanno che alcune non si devono pagare: ecco quali sono
Oggi, la maggior parte della popolazione trova sempre più difficile sostenere il costo della vita. I prezzi di beni e servizi essenziali sono aumentati notevolmente, mettendo in difficoltà molte famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. Tra tutte le spese, quelle che hanno causato maggiori disagi sono le bollette, che continuano a crescere.
Le famiglie italiane stanno riscontrando bollette sempre più alte per l’elettricità, il gas e l’acqua, costringendole a ridurre i consumi per cercare di risparmiare. Questa situazione ha avuto un impatto significativo sul loro stile di vita quotidiano. Molti hanno iniziato a limitare l’uso degli elettrodomestici e a ridurre il riscaldamento in casa. Inoltre, le persone stanno cercando di risparmiare energia in ogni modo possibile, spegnendo le luci non necessarie e utilizzando apparecchiature a basso consumo.
Un effetto collaterale di questa situazione è la riduzione dell’attività di cucinare. Le famiglie, nel tentativo di contenere le spese, cucinano meno frequentemente o optano per pasti più semplici e veloci, che richiedono meno energia. Questo ha portato a una diminuzione della qualità dell’alimentazione, poiché si tende a preferire cibi pronti o meno salutari per risparmiare tempo e denaro.
Hai queste bollette a casa? Non devi pagarle: lo dice la legge
La questione della prescrizione è cruciale quando si parla di bollette. In base alla legge, dopo un certo periodo di tempo, il diritto di esigere il pagamento di una fattura si perde. Questo significa che se non viene inviato alcun avviso di pagamento entro un certo termine, il fornitore non può più richiedere quel pagamento.
La prescrizione stabilisce un termine legale oltre il quale il credito non può essere più reclamato. Anche se il debito non è stato saldato, il creditore non può fare nulla per riscuoterlo, neanche rivolgendosi al giudice. Quindi, con la prescrizione, il debito viene annullato definitivamente. Perché la prescrizione sia valida, il debitore non deve ricevere solleciti o messe in mora durante questo periodo. Se il fornitore invia una lettera di diffida tramite raccomandata A/R o PEC, il termine di prescrizione si interrompe e ricomincia da capo.
Un’ulteriore sicurezza per i consumatori è la presenza di dichiarazioni nelle bollette recenti che confermano la regolarità dei pagamenti precedenti. Secondo la Corte di Cassazione, tali dichiarazioni devono essere considerate come liberatorie. In passato, la prescrizione delle bollette per luce, gas e acqua era di cinque anni. Tuttavia, con la legge n. 205/2017, questo termine è stato ridotto a due anni per i consumatori e le microimprese. Per esempio, per la luce, la prescrizione di due anni si applica alle bollette emesse dal 2 marzo 2018 in poi. Per il gas, la riduzione si applica dal 2 gennaio 2019, e per l’acqua dal 2 gennaio 2020.
È importante ricordare che il termine di prescrizione si calcola dalla data di scadenza della fattura, non dalla data del servizio. Questo è stato confermato da sentenze della Corte di Cassazione. Le bollette telefoniche, invece, mantengono una prescrizione di cinque anni. Se un operatore richiede il pagamento di una bolletta oltre questo termine, l’utente può contestare la richiesta tramite raccomandata A/R o PEC. Se il problema persiste, è possibile ricorrere alla conciliazione tramite il Comitato Regionale per le Comunicazioni.
Anna Antonucci
Sono Anna Antonucci, amo scrivere, e da circa 4 anni collaboro con alcune testate giornalistiche. Nella vita opero nel campo del social media marketing e copywriting, ma il mio sogno è diventare giornalista. A breve avrò il tesserino da pubblicista, dopodiché potrò studiare per l'esame di stato per diventare giornalista.