Brutte notizie per chi guida, la benzina infatti aumenterà di 40 centesimi per via di una tassa europea: ecco quando ci sarà la stangata
In un contesto già complesso, la situazione verrà ulteriormente complicata dall’introduzione del nuovo Ets – Emission Trading Scheme. Questo sistema di scambio di quote di emissioni di gas serra mira a ridurre l’impatto ambientale dei settori ad alta impronta carbonica. Nell’Unione Europea, l’Ets ha finora coinvolto i produttori di energia da combustibili fossili. Le industrie pesanti come acciaio, ferro, alluminio, cemento, carta e vetro, e il settore dell’aviazione civile.
Nel 2023, l’Ue ha deciso di ampliare l’Ets per includere anche le aziende del settore dei trasporti e gli edifici. Questa espansione avrà un impatto significativo. Dal 2027, quando la nuova tassa entrerà in vigore, si prevede un notevole aumento del costo della benzina e del diesel. Questo incremento dei prezzi sarà dovuto all’inclusione dei trasporti nel sistema Ets. Le aziende dovranno acquistare quote di emissioni per compensare l’impatto ambientale dei carburanti fossili. Questo costo aggiuntivo verrà probabilmente trasferito sui consumatori, rendendo più caro l’uso di benzina e diesel. Ma quando ci sarà questo aumento? Scopriamolo!
Recentemente, diversi analisti hanno avvertito di un imminente aumento del costo della benzina e del diesel nell’Unione Europea, attribuendo la colpa all’introduzione del nuovo Emissions Trading System 2 (ETS2).
Dal 2027, l’UE inizierà a monitorare e tariffare le emissioni di CO2 provenienti dagli edifici e dai trasporti stradali attraverso l’ETS2. Questo nuovo sistema di tariffazione del carbonio potrebbe causare incrementi dei prezzi superiori alle previsioni iniziali.
Quando l’ETS2 è stato istituito nel 2023 a Bruxelles, si pensava che i prezzi del carbonio sarebbero rimasti sotto i 45 euro per tonnellata di CO2. In tal caso, l’aumento del prezzo del carburante sarebbe stato contenuto entro i dieci centesimi al litro per la benzina e i 12 centesimi al litro per il diesel. Tuttavia, queste stime potrebbero essere troppo ottimistiche.
Secondo Tiemo Wölken, eurodeputato tedesco e coordinatore per la politica ambientale del gruppo dei Socialisti europei, gli studi attuali indicano che il prezzo del carbonio potrebbe raggiungere i 200 euro a tonnellata. Questo comporterebbe un aumento del costo della benzina fino a quaranta centesimi al litro, quadruplicando le previsioni iniziali. Per mitigare l’impatto economico di questi aumenti, l’UE ha istituito un fondo sociale per il clima di 87 miliardi di euro. Tuttavia, se le previsioni più pessimistiche si avverassero, questi fondi potrebbero non essere sufficienti a compensare il rincaro dei carburanti.
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