A giugno molti anziani avranno la possibilità di avere una pensione più alta, ma non tutti: scopriamo quali requisiti bisogna avere
Anche i pensionati hanno difficioltà far fronte alle spese quotidiane, poiché le pensioni non riescono a tenere il passo con l’inflazione. L’aumento del costo della vita ha colpito anche le persone più anziane, rendendo sempre più difficile pareggiare il bilancio familiare.
Gli anziani, che contano su un’entrata fissa, si trovano spesso in situazioni critiche. Il pagamento delle bollette e degli affitti diventa sempre più complicato, e molti devono fare i conti con l’impossibilità di sostenere queste spese primarie. L’incremento dei prezzi dei beni di prima necessità, come l’olio, rende ancora più gravosa la gestione economica quotidiana.
Non è raro trovare pensionati che faticano persino a fare la spesa, costretti a scegliere tra cibo e altre necessità fondamentali. Questa realtà solleva preoccupazioni sulla qualità della vita degli anziani e sulla loro capacità di vivere con dignità. La situazione richiede attenzione e interventi mirati per garantire che i pensionati possano affrontare le sfide economiche senza sacrificare il loro benessere.
Per fortuna a giugno ci saranno aumenti sulle pensioni, ma non per tutti. Scopriamo chi potrà avere questa possibilità.
A giugno 2024, i pensionati potrebbero ricevere una buona notizia: nei cedolini del prossimo mese è previsto un ricalcolo degli importi erogati tra marzo e aprile. Questo includerà gli aumenti derivanti dalla recente riforma dell’Irpef. Tuttavia, non tutti i pensionati vedranno un aumento nel loro assegno. Coloro che attendono ancora arretrati vedranno un incremento a partire da giugno, mentre chi ha già ricevuto gli arretrati non avrà ulteriori aumenti.
Per verificare se si avrà un aumento, i pensionati possono controllare gli importi mensili lordi e netti attraverso il modello “ObisM”. Questo servizio online è disponibile per tutti i pensionati, inclusi quelli della gestione ex Inpgi 1, ora confluita nell’Inps dal 1° luglio 2022. Il modello ObisM è accessibile tramite il fascicolo previdenziale del cittadino sul sito dell’Inps, utilizzando le credenziali necessarie.
Il certificato di pensione non è predisposto per le prestazioni di accompagnamento alla pensione come Ape sociale, assegni straordinari e isopensioni, che non vengono rivalutate annualmente. Tuttavia, viene aggiornato alla data della richiesta, considerando la rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali.
Nel dettaglio, gli incrementi dovuti alla rivalutazione delle pensioni nel 2024, in risposta all’inflazione, hanno portato ai seguenti aumenti:
Inoltre, i nuovi scaglioni Irpef prevedono:
Grazie alla rivalutazione annuale delle pensioni e alla riforma dell’Irpef, gli assegni pensionistici hanno visto un incremento fino al 5,4% a partire dal 1° gennaio 2024, come previsto dall’Inps.
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