L’Assegno Unico non verrà conteggiato nel calcolo dell’ISEE: ecco la verità

Se l’Assegno Unico non viene conteggiato nel calcolo dell’ISEE, le famiglie avranno possibilità di richiedere più bonus: ecco la verità

Una significativa vittoria è stata ottenuta per le famiglie italiane con l’esclusione dell’assegno unico dal calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee. Si apre la strada a maggiori agevolazioni statali e benefici per chi ne ha diritto. Questa decisione rappresenta un passo importante verso un sistema più equo e inclusivo per le famiglie. Consentendo loro di ridurre legalmente il proprio indicatore economico e, di conseguenza, accedere a una gamma più ampia di sostegni finanziari.

Assegno unico senza ISEE
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Analogamente ai Buoni del Tesoro Poliennali (Btp), titoli di Stato esclusi dall’Isee, anche l’assegno unico non verrà più considerato nel calcolo del reddito familiare. La viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, ha annunciato questa novità, specificando che l’INPS sottrarrà l’importo dell’assegno unico dal valore dell’Isee relativo al 2022.

Questa mossa del governo, sebbene temporanea in attesa di una soluzione più strutturale, è stata pensata per proteggere il bonus e garantire un sostegno efficace alle oltre 6 milioni di famiglie italiane. Queste, oltre all’assegno unico, necessitano di ulteriori agevolazioni. La viceministra ha sottolineato che il governo è consapevole degli impatti negativi che la normativa istitutiva dell’assegno unico. Questa è stata delineata durante il governo Draghi, ha avuto sul calcolo dell’Isee. Ci sono stati notevoli difficoltà per le famiglie nell’accesso ai servizi sociali agevolati.

Ma cosa significa concretamente questa esclusione dall’Isee per le famiglie che ricevono l’assegno unico per i figli? In primo luogo, comporta un beneficio diretto per queste famiglie. Questo consente  loro di ridurre il proprio indicatore economico e, di conseguenza, accedere a una gamma più ampia di agevolazioni e sostegni finanziari. Questo può rappresentare un sollievo significativo per i nuclei familiari che affrontano difficoltà economiche. Offrendo loro un aiuto concreto per far fronte alle spese quotidiane e alle necessità dei propri figli.

L’Assegno Unico non farà parte dell’ISEE: quali sono i motivi

L’esclusione dell’assegno unico dal calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) offre un nuovo respiro alle famiglie a basso reddito. Aprendo loro la possibilità di accedere a ulteriori agevolazioni finanziarie.

Assegno Unico
Assegno unico: tutte le novità-tuttogratis.it

Per le famiglie con un Isee basso, che già hanno diritto a un assegno unico annuale di circa 2.400 euro, l’esclusione di tale cifra dal calcolo del reddito potrebbe significare l’accesso a una gamma più ampia di agevolazioni economiche. L’Isee è spesso utilizzato per determinare l’ammissibilità a benefici come la Carta Risparmio Spesa, il bonus psicologo, il bonus trasporti e gli importi del bonus asilo nido. L’eliminazione dell’assegno unico dal calcolo del reddito non solo permetterà alle famiglie di ridurre il proprio Isee Ma consentirà loro di ottenere ulteriori agevolazioni per le spese familiari, l’assistenza ai figli, l’abitazione e altri bisogni.

Inoltre, mentre l’esclusione dell’assegno unico dall’Isee è una misura temporanea, il governo sta considerando una riforma più ampia dell’indicatore economico stesso. I tecnici sono al lavoro per individuare le aree critiche del calcolo dell’Isee e proporre soluzioni. Un possibile intervento potrebbe riguardare la valutazione della prima casa, al fine di ridurne l’impatto sull’indicatore economico. Nel frattempo, il governo ha già ampliato l’accesso all’assegno unico, specialmente per famiglie numerose, con figli disabili o con bambini di età inferiore ai tre anni. Va notato che la Legge di Bilancio ha precedentemente escluso i Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) dal calcolo dell’Isee. Tuttavia, con il decreto “sblocca PNRR”, gli investimenti in Btp devono essere considerati quando si richiedono l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro.

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