Bonus ascensore 2024: ecco come funziona e come averlo

Gli italiani sono alla continua ricerca di bonus per via del disagio finanziario che vivono. Ecco come funziona il bonus ascensore 2024

In un periodo di incertezza economica come quello attuale, i bonus rappresentano un sostegno fondamentale per molte famiglie italiane. Questi incentivi finanziari, offerti dal governo e da altre istituzioni, sono destinati a alleviare le difficoltà economiche causate dalla pandemia e dalla crisi finanziaria. Gli italiani dipendono sempre più dai bonus per far fronte alle spese quotidiane, dall’affitto alle bollette, dai generi alimentari alle cure mediche.

Tuttavia, nonostante l’importanza di questi aiuti, molte persone continuano a lottare per accedervi, a causa della burocrazia o dei requisiti restrittivi. È essenziale che le autorità contino a fornire un sostegno solido e accessibile, garantendo che i bonus raggiungano coloro che ne hanno maggiormente bisogno. Solo così si potrà affrontare con successo l’attuale crisi economica e proteggere il benessere delle famiglie italiane. Un nuovo bonus sta per entrare in vigore, ed è il bonus ascensore: scopriamo come funziona.

Bonus ascensore 2024: come funziona

Gli interventi edilizi più comuni includono la realizzazione e la sostituzione di impianti di ascensore, l’installazione di montascale e il rifacimento di scale e rampe esistenti, tutti beneficiando dei Bonus Scale e Ascensori 2024. Queste agevolazioni, estese a diverse categorie, derivano da vari incentivi come il Bonus Ristrutturazione, il Superbonus e il Bonus Barriere Architettoniche.

Il Bonus Barriere Architettoniche, noto anche come bonus del 75%, consente una detrazione del 75% delle spese per ascensori, montacarichi e automazione degli edifici. Le spese sono distribuite in cinque rate annuali, fino a un massimo variabile tra 30.000 e 50.000 euro, a seconda dell’edificio.

La detrazione fiscale del 50% per il rifacimento di scale e ascensori è accessibile tramite il Bonus Ristrutturazione. Questo incentivo, incluso nei lavori di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia, ha un massimo di spese ammissibili di 96.000 euro, ma dal 2025 tornerà al 36% con un limite di 48.000 euro.

Inoltre, l‘Agenzia delle Entrate specifica i beneficiari idonei, tra cui persone fisiche, enti pubblici e privati non commerciali, società semplici e associazioni professionali. I lavori agevolabili comprendono la sostituzione di finiture, l’adeguamento degli impianti tecnologici e lo smaltimento dei materiali sostituiti.